Familiari a carico nel 730 precompilato: cosa sapere per evitare errori che possono farvi perdere le detrazioni.
Per tutti è giunto il momento della Dichiarazione dei Redditi ed è quindi tornato al centro dell’attenzione uno degli aspetti più delicati della compilazione: la gestione dei familiari a carico. Un dettaglio che a molti potrebbe sembrare secondario ma che in realtà è decisivo per ottenere detrazioni fiscali importanti e per sfruttare correttamente le spese deducibili come quelle mediche, assicurative e universitarie.
Nel modello 730 precompilato L’agenzia delle Entrate inserisce automaticamente i dati che riceve da certificazioni uniche INPS (per l’assegno unico) e banche dati anagrafiche. La responsabilità finale, però, è sempre del contribuente che può e deve integrare, correggere e in generale controllare tutte le informazioni date prima dell’invio, entro il 30 settembre 2025.
Cosa sapere su familiari a carico nel 730
Le detrazioni per i familiari a carico sono regolate dall’articolo 12 del TUIR. Hanno diritto a questa agevolazione i contribuenti che abbiano sostenuto economicamente figli fino a 24 anni con reddito annuo non superiore a 4.000 euro e tutti gli altri familiari (compreso il coniuge) se il loro reddito non supera i 2.840,51 euro.

Nel calcolo del reddito rientrano anche le somme assoggettate a cedolare secca, regimi forfettari e redditi di capitale. Un errore comune è sottovalutare l’effetto di piccoli redditi extra come lavoretti saltuari dei figli. Basta superare di pochi euro la soglia per perdere l’intera detrazione e con essa il diritto a dedurre tutte le spese intestate a quel familiare.
La questione dell’Assegno Unico
A partire da marzo 2022 le detrazioni per i figli minorenni o under 21 sono state sostituite dall’Assegno Unico e Universale. Questo significa che nel 730/2025 (relativo ai redditi 2024) non ci saranno più detrazioni per i figli under 21 se non in caso di disabilità.
Le detrazioni continuano invece a spettare per figli con disabilità, coniuge a carico e altri familiari come genitori, suoceri o figli di età maggiore o uguale a 21 anni se ancora fiscalmente a carico.
Gli errori comuni da evitare
Per prima cosa fate attenzione a indicare tutti i mesi a carico. Se nel prospetto il familiare risulta con zero mesi, bisogna inserirli manualmente. In secondo luogo occorre inserire sempre il codice fiscale. Questo anche se il familiare non è a carico.
Attenzione anche alle spese non associate. Se il codice fiscale del familiare non compare nel prospetto, le spese a lui intestate non verranno riportate, anche se detraibili. Inoltre, per i figli oltre i 24 anni il limite delreddito cala a 2.840,51 euro. Superarlo anche di poco fa cadere ogni diritto. Infine, meglio controllare sempre che le informazioni siano aggiornate. Un familiare che era a carico nel 2023 potrebbe non esserlo più nel 2024.





