In caso di rottamazione bloccata per le cartelle esattoriali, cosa si può fare? Ecco come evitare guai e pignoramenti.

Si parla spesso di rottamazione delle cartelle esattoriali, se non addirittura estinzione. Il motivo non è complicato; per molte persone, infatti, potrebbe trattarsi di un sistema assai comodo e funzionale per estinguere o ridurre notevolmente alcuni debiti che magari gravano sui conti di una o più persone.

Ma nel caso la rottamazione delle cartelle esattoriali venisse bloccata, cosa può effettivamente fare chi riscontra determinati debiti? All’interno di questo articolo cercheremo di capire non solo che provvedimento è stato preso (o non preso) in questo senso, ma anche quali strade alternative possono essere prese in questo senso per evitare pignoramenti o guai addirittura peggiori.

Rottamazione quinquies bloccata in Senato, le alternative per chi ha debiti

In Senato si è fermata la proposta di una nuova rottamazione quinquies, con migliaia di contribuenti che non avranno evidentemente la possibilità di sanare ulteriormente i propri debiti attraverso condizioni più agevoli. Il progetto prevedeva di estendere il beneficio anche ai carichi affidati alla riscossione fino al 31 dicembre 2023. A causa di problemi di copertura finanziaria, però, l’iter è stato sospeso. A fine marzo, la Commissione Affari Costituzionali ha dichiarato inammissibile l’emendamento che prevede l’introduzione della rottamazione quinquies, manovra che avrebbe consentito un piano di pagamento fino a 120 rate.

Con questa possibilità sfumata, quindi, cosa può fare chi ha dei debiti alle spalle? La riammissione alla rottamazione quater può essere d’aiuto. Grazie alla legge 15/2025, chi è decaduto dalla rottamazione quater entro il 2024 può presentare domanda di riammissione entro il 30 aprile 2025, riaprendo così la possibilità di definire il proprio debito con uno sconto sulle sanzioni e sugli interessi. C’è poi la rateizzazione ordinaria delle cartelle; per i debiti fino a 120.000 euro è possibile chiedere una rateizzazione ordinaria fino a 84, 96 e 108 rate mensili, variabili in base all’anno della richiesta e senza obbligo di documentare difficoltà economiche.

Da evidenziare anche la sospensione legale della riscossione. Se il debito risulta pagato, prescritto o annullato da un provvedimento o una sentenza, è possibile bloccare fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. Per quanto riguarda la possibilità del ricorso contro la cartella esattoriale, è possibile impugnare la cartella per errori materiali o irregolarità formali, anche se non si può contestare il debito sostanziale derivante da atti ormai definitivi.