Stiamo parlando infatti della propria tomba al cimitero. Non tutti sempre riescono ad acquistarla quando si è ancora in vita, altri invece si affidano a quelle che sono diverse convenzioni comunali. Ma c’è, adesso, qualcosa che arriva direttamente dal Governo: una vera e propria sorta di “bonus Tombe”.
Si tratta di una detrazione del 36% non solo per l’acquisto del loculo, quanto anche e soprattutto per la sua manutenzione. Ecco di cosa si tratta nel dettaglio.
Un bonus particolare in arrivo
Un bonus un pò particolare quello che il Governo sta per mettere in campo all’interno della sua manovra di Bilancio, e che ha anche un nome che fa storcere il naso a molto: si chiama “bonus tombe“, o sepolcri ed ha la funzione di aiutare il cittadino a riparare il loculo che già è in suo possesso o, dall’altro lato, per acquistarne uno nuovo. Una sorta di aiuto per quella che viene definito “il pensare a quella che è la propria dimora eterna”.
Come spiegato da coloro che l’hanno proposta, si tratta di una detrazione fiscale per la manutenzione ordinaria del loculo o della cappella, spese per le quali, purtroppo, non sempre i cittadini riescono a far fronte, in quanto sono davvero troppo onerose. Molto spesso, ci capita di camminare per i cimiteri ed osservare tante cappelli quanto i loculi in condizioni disastrose: non solo perchè, da un lato, il defunto lì sepolto ad esempio, non ha più parenti prossimi, quanto e soprattutto perchè le spese di manutenzione non possono essere sostenute dalla sua famiglia.
Per andare incontro a questo problema, la Manovra prevede una detrazione del 36% dall’Irpef proprio per questo tipo di manutenzione che sia essa ordinaria o straordinaria, quanto anche per i relativi restauri (specie se si tratta di una cappella antica), quanto in ultimo per la sua completa ristrutturazione in caso di spese davvero troppo gravose. La specifica è che questo incentivo si può applicare quanto alle cappelle più grandi (quelle gentilizie delle singole famiglie), quanto anche al semplice loculo.
Ecco come richiederlo
La detrazione non può essere calcolata, però, se l’importo dell’intera ristrutturazione va al di sopra dei 32mila euro: non viene erogato in un’unica soluzione, ma in rate in 10 anni.

La cifra che è stata messa a disposizione dal Governo arriva anche a 40milioni di euro per questo tipo di supporto e per spese che verranno coperte dal 2026 fino al 2035. Nel dettaglio, non si conoscono ancora le modalità per farne richiesta.
Di certo si può comprendere come sia un tipo di aiuto e sostegno finanziario utile anche per dare una mano a tutte quelle famiglie che si trovano proprio nella condizione di dover ristrutturare o riparare una cappella o, nella maggior parte dei casi, un loculo per dare degna sepoltura ai propri cari, ma non ne ha le disponibilità economiche necessarie. Si spera, al tempo stesso, che a breve, siano messe in campo anche tutte le modalità per farne piena e completa richiesta di questo bonus.





