Il bonus bollette è una delle agevolazioni più richieste dalle famiglie italiane. Ecco tutti i dettagli e i cambiamenti

Il bonus consente di ottenere uno sconto sulle tariffe di energia elettrica, gas e acqua in base al reddito familiare.

Il beneficio è destinato a nuclei familiari con un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) al di sotto di una determinata soglia, ma ci sono importanti modifiche in arrivo, specialmente dal 2026.

Cosa cambia dal 2026?

Dal 2026, la soglia ISEE per accedere ai bonus bollette tornerà a quella ordinaria, fissata a 9.530 euro per le famiglie con un massimo di tre figli a carico, e 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno quattro figli a carico. Queste soglie non sono state aggiornate recentemente, e l’aggiornamento più recente risale a gennaio 2023. L’aggiornamento successivo dovrebbe avvenire nel 2026, ma le soglie potrebbero subire modifiche in base agli aggiornamenti dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

Bollette meno care
Per alleggerire il carico delle bollette – (diritto-lavoro.com)

Nel 2023, il Governo Meloni ha introdotto un incentivo straordinario per i consumi di energia elettrica, aumentando temporaneamente la soglia ISEE da 9.530 a 25.000 euro. Questo ha permesso ai beneficiari di accumulare due tipi di bonus:

  • Il bonus ordinario per chi aveva un ISEE inferiore a 9.530 euro.

  • Il bonus straordinario di 200 euro per chi si trovava tra 9.530 e 25.000 euro di ISEE.

Tuttavia, dal 2026, si tornerà alla soglia ISEE ordinaria di 9.530 euro, con la possibilità di un limite più elevato per le famiglie numerose.

Il bonus bollette si applica automaticamente per le famiglie che presentano la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e risultano in condizioni di disagio economico, con un ISEE che non supera i limiti previsti. Una volta che la DSU è aggiornata, l’INPS invia i dati necessari al Sistema Informativo Integrato (SII), che verifica l’idoneità alla ricezione del bonus.

Il SII, gestito dalla società Acquirente Unico S.p.A., trasmette quindi i dati ai fornitori di energia elettrica, gas e acqua, che applicano lo sconto direttamente sulle bollette. L’importo del bonus dipende dalla fornitura e dal tipo di contratto di utenza domestica.

Nel 2026, come negli anni precedenti, la procedura per ottenere il bonus sarà automatica, purché la DSU sia aggiornata. In dettaglio:

  1. L’INPS invia al SII i dati necessari a verificare la situazione economica della famiglia.

  2. Il SII verifica che il nucleo familiare non sia già beneficiario di altri bonus sociali (elettrico, gas, idrico) per lo stesso anno.

  3. Se il bonus è approvato, il SII invia i dati al fornitore di energia che applica il bonus direttamente in bolletta.

Nel caso in cui il contratto di fornitura non sia intestato a uno dei componenti del nucleo familiare (ad esempio, se il contratto è intestato al proprietario di casa in un’abitazione in affitto), il bonus non viene erogato automaticamente. In tal caso, è necessario effettuare una voltura del contratto, cioè intestare la fornitura a uno dei componenti del nucleo ISEE.

Al momento, i bonus sociali sono riservati ai nuclei familiari che presentano un ISEE non superiore a:

  • 9.530 euro per famiglie con massimo tre figli a carico.

  • 20.000 euro per famiglie numerose con almeno quattro figli a carico.

Dal 2026, si ritornerà a questa soglia normale, a meno di nuovi aggiornamenti.