L’obiettivo di questa nuova versione del bonus è quello di sostenere economicamente alleggerendo i costi familiari. Ecco cosa cambia

Il bonus fa parte di un più ampio pacchetto di politiche familiari e sociali che il governo intende potenziare nel corso del 2025.

La misura si inserisce, quindi, in un più ampio sforzo per alleviare i costi legati alla gestione familiare, un onere che spesso ricade in maniera sproporzionata sulle donne.

Bonus potenziato

La novità principale riguarda un incremento dell’importo erogato: il bonus prevede ora un sostegno mensile di 40 euro, che si traduce in un totale annuo di 480 euro. Una somma che, seppur modesta, va a migliorare la situazione economica di numerose madri che svolgono un’attività lavorativa, sia essa dipendente o autonoma.

Bonus mamme 2025
Bonus destinato alle mamme – (diritto-lavoro.com)

Il potenziamento di questa misura è stato annunciato nel Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP), in cui si sottolinea l’intento di rafforzare il supporto alle famiglie e di incentivare il ritorno delle donne nel mondo del lavoro dopo la nascita dei figli. Un passo importante per fronteggiare l’attuale crisi demografica che sta mettendo a dura prova l’equilibrio delle politiche sociali italiane.

L’assegno è destinato a tutte le lavoratrici che abbiano un reddito complessivo annuo fino a 40.000 euro. Ecco i dettagli per categorie di beneficiari. Madri con due figli: il bonus viene erogato fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. In questo caso, possono beneficiarne tutte le lavoratrici, sia quelle con un contratto a tempo determinato o indeterminato, sia le libere professioniste e le autonome. Madri con tre o più figli: se una madre ha almeno tre figli, il bonus sarà riconosciuto fino al raggiungimento del diciottesimo anno di età del figlio più giovane. Anche in questo caso, la misura è estesa a lavoratrici dipendenti, autonome o professioniste.

Un aspetto importante da notare è che il bonus mamme 2025 non può essere cumulato con altri trattamenti simili. Inoltre, è riconosciuto solo a coloro che mantengono attivo un rapporto di lavoro o un’attività professionale, quindi non è applicabile in caso di disoccupazione o interruzione dell’attività.

Ogni lavoratrice che soddisfi i requisiti avrà diritto a un contributo di 40 euro al mese per ogni mese di attività lavorativa svolta. L’importo massimo annuo che una madre potrà ricevere sarà quindi di 480 euro.

Il contributo verrà erogato mensilmente, sempre a condizione che il rapporto lavorativo rimanga attivo o che l’attività professionale continui senza interruzioni. La durata del bonus sarà determinata dall’età dei figli, con i limiti stabiliti sopra.

Le lavoratrici interessate a ricevere il bonus devono presentare domanda all’INPS. I dettagli relativi alle modalità di richiesta e ai tempi di presentazione saranno forniti successivamente tramite circolari operative che l’ente previdenziale diffonderà.