Bollette luce più leggere dal 2026: contratti più trasparenti, prezzo fisso e tutela dei vulnerabili.
A partire dal 1° gennaio 2026, una nuova stagione potrebbe aprirsi per le famiglie italiane e le imprese, almeno sul fronte dei costi dell’energia. È quanto emerge dalle misure previste nel Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP) recentemente approvato dal Governo.
Il piano punta a rendere più stabile e sostenibile il sistema di fornitura elettrica, introducendo novità che potrebbero tradursi in un significativo alleggerimento delle bollette.
Bollette, tutto trasformato a gennaio 2026: cosa cambia e a chi spettano gli sconti
Uno dei principali interventi previsti riguarda la trasparenza e la flessibilità nei contratti di fornitura. L’obiettivo è chiaro, proteggere il consumatore dalle oscillazioni di prezzo spesso legate al mercato energetico internazionale.

Dal 2026 sarà possibile scegliere formule a prezzo fisso, pensate per offrire maggiore prevedibilità nella spesa mensile e tranquillità nelle fasi di instabilità geopolitica o di crisi energetiche.
Non si tratta solo di una questione economica, ma anche di fiducia e consapevolezza. I contratti dovranno essere scritti in modo più chiaro, comprensibile per tutti, senza le attuali ambiguità che spesso confondono anche i consumatori più attenti.
Tra le novità più interessanti, emerge anche la possibilità per gli utenti di affiancare al proprio contratto principale una seconda fornitura. Questa potrà essere stipulata, ad esempio, con una comunità energetica rinnovabile, gruppi di cittadini, imprese o enti locali che producono e condividono energia da fonti sostenibili a livello locale.
In pratica, parte dei consumi domestici potrà essere coperta da energia solare, eolica o altra fonte pulita generata nel proprio quartiere o città, riducendo così il costo finale della bolletta e incentivando lo sviluppo delle rinnovabili.
Un doppio vantaggio, dunque, meno dipendenza dal mercato globale e maggiore autonomia energetica locale, con benefici immediati in termini di spesa e un impatto ambientale positivo.
Nel disegno del Governo c’è anche una particolare attenzione ai cittadini in condizioni di vulnerabilità economica o sociale. Le misure in arrivo dovrebbero impedire distacchi o interruzioni della fornitura in caso di difficoltà temporanee nel pagamento delle bollette.
Questa tutela potrebbe estendersi anche a soggetti con disabilità, anziani o famiglie numerose con basso reddito. In altre parole, l’accesso all’energia sarà garantito come un diritto essenziale, in coerenza con i principi di equità e inclusione energetica.
Il pacchetto di misure si inserisce in una visione più ampia di politica energetica, che punta anche a ridurre la dipendenza dell’Italia dalle importazioni estere, oggi ancora predominanti. Tra le opzioni al vaglio c’è lo sviluppo di impianti di energia nucleare di nuova generazione, con standard elevati di sicurezza e sostenibilità ambientale.





