Il 2026 potrebbe essere l’anno della definitiva “pace” con il fisco grazie a una nuova misura che si preannuncia ancora più incisiva

Parliamo della cosiddetta Pace Fiscale. Se fino a qualche giorno fa l’attenzione era concentrata sulla tanto attesa rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, ora il focus si sposta su un provvedimento più ampio che, a quanto pare, risolverà una volta per tutte il problema delle cartelle non pagate.

Non si tratterà solo di una nuova rottamazione, ma anche di un saldo e stralcio che potrebbe rivelarsi una soluzione ancor più vantaggiosa per i debitori con difficoltà economiche.

Cosa cambia con la Pace Fiscale 2026?

A differenza delle precedenti edizioni, la Pace Fiscale 2026 non si limiterà a una semplice sanatoria delle cartelle esattoriali. Il governo sta lavorando a un sistema che differenzierà le misure in base alla situazione dei contribuenti, suddividendo chi può accedere alla rottamazione e chi avrà diritto al saldo e stralcio. La rottamazione quinquies, infatti, si applicherà solo ai grandi debitori, quelli con importi consistenti, mentre per coloro che hanno debiti più piccoli potrebbe essere prevista l’opzione del saldo e stralcio.

Buone notizie pace fiscale
Verso la pace fiscale – (diritto-lavoro.com)

La nuova rottamazione quinquies non sarà più un provvedimento universale, come nelle edizioni precedenti, ma avrà delle restrizioni più marcate. Non solo il limite temporale per le cartelle riguarderà quelle affidate entro il 31 dicembre 2023 (mentre per la rottamazione precedente il termine era il 30 giugno 2022), ma vi saranno anche limiti legati alla platea di beneficiari.

Infatti, non tutti i contribuenti potranno accedere alla rottamazione. Si pensa, per esempio, di limitare l’accesso ai debitori con ingenti somme da saldare o a coloro che rientrano in determinate soglie ISEE, con l’obiettivo di privilegiare chi è veramente in difficoltà economica. Non avrebbero diritto alla rottamazione, invece, coloro che, pur avendo una condizione patrimoniale favorevole, non hanno mai pagato i debiti. Inoltre, chi ha aderito a precedenti rottamazioni senza portare a termine i pagamenti potrebbe essere escluso dal beneficio.

Oltre alla rottamazione, una delle grandi novità della Pace Fiscale 2026 sarà l’introduzione del saldo e stralcio. Si tratta di una misura che da tempo mancava nel panorama delle sanatorie fiscali. Il saldo e stralcio permetterà ai contribuenti con debiti di importo contenuto di saldare una parte della loro posizione, mentre il resto verrà “stralciato”, ossia cancellato.

Questo meccanismo rappresenta un’opportunità significativa per chi ha piccole cartelle esattoriali e difficoltà a saldarle integralmente. Il saldo e stralcio consente di ridurre drasticamente l’importo da pagare, offrendo una soluzione che può essere considerata vantaggiosa anche per il fisco, poiché permette di chiudere molte posizioni debitorie con una percentuale di recupero inferiore rispetto alla cifra inizialmente dovuta.