La patente di guida rappresenta un documento fondamentale per la guida degli autoveicoli, ma cosa accade se risulta rovinato o illeggibile?
La normativa italiana, infatti, non disciplina in modo esplicito le sanzioni per chi circola con una patente deteriorata, lasciando spazio a interpretazioni e prassi operative da parte delle forze di polizia. In questo articolo analizziamo cosa prevede il Codice della Strada e le disposizioni ministeriali relative alla gestione di questo tipo di situazioni, fornendo indicazioni aggiornate sulle procedure per la sostituzione del documento.
Per guidare un veicolo è obbligatorio essere in possesso della patente di guida, in particolare la categoria B per la maggior parte degli automobilisti. Non è sufficiente però detenere la patente, ma è necessario esibirla agli agenti di polizia durante un controllo su strada. Chi guida senza patente rischia una sanzione amministrativa che, se pagata entro 5 giorni, può essere ridotta a 28,70 euro; in caso contrario la multa può arrivare fino a 168 euro. Se poi il conducente dimentica di presentare la patente successivamente al verbale, la sanzione può salire a 422 euro.
Diverso è il caso della patente illeggibile o rovinata: il Codice della Strada non contempla sanzioni specifiche per chi circola con un documento deteriorato al punto da non consentire la lettura dei dati anagrafici o della validità. Ciò è dovuto anche al fatto che le patenti moderne, in formato tessera, sono più resistenti rispetto al passato, ma esistono ancora numerosi documenti in formato cartaceo o più vecchio che possono deteriorarsi.
Tuttavia, in assenza di una norma specifica, l’unica regolamentazione applicabile è contenuta nella circolare n. 98/1999 del Ministero dell’Interno, che attribuisce agli agenti di polizia il potere – e non l’obbligo – di ritirare la patente qualora questa sia così deteriorata da non assolvere più alla funzione di certificazione della titolarità del conducente. In tal caso, il documento viene inviato alla Motorizzazione Civile, che provvede ad avviare le procedure per il rilascio di un duplicato.
Procedura per la sostituzione della patente deteriorata
In assenza di sanzioni pecuniarie, il rischio principale per chi possiede una patente danneggiata o illeggibile è quindi il ritiro del documento e la necessità di richiedere un duplicato. La legge consente di anticipare questa procedura, evitando problemi in caso di controlli.
La richiesta del duplicato deve essere presentata presso gli uffici della Motorizzazione Civile e prevede la compilazione del modello TT 2112, scaricabile online o disponibile agli sportelli. Alla domanda vanno allegati:
- Due fotografie formato tessera, identiche e recenti;
- Fotocopia del codice fiscale o tessera sanitaria;
- La patente deteriorata, se non è già stata consegnata dalla polizia alla Motorizzazione.
Il rinnovo non è gratuito: sono previsti due versamenti, uno da 10,20 euro sul bollettino postale prestampato 9001 e un secondo da 32,00 euro sul bollettino prestampato 4028.
Se la patente è scaduta o scadrà entro sei mesi dalla domanda, è necessario allegare anche un certificato medico in bollo, rilasciato da un medico abilitato e datato non oltre tre mesi prima della richiesta.
Una volta completata la procedura, il duplicato può essere ritirato direttamente presso la Motorizzazione oppure, se richiesto, consegnato a domicilio con un costo aggiuntivo di 6,86 euro, da pagare a Poste Italiane.

È importante distinguere la situazione di chi guida senza patente da quella di chi ha un documento presente ma danneggiato. Nel primo caso la legge prevede una multa variabile e, in caso di mancata esibizione successiva al verbale, una sanzione aggiuntiva molto più salata. Nel secondo caso, invece, non esiste una vera e propria sanzione pecuniaria, ma solo la possibilità per gli agenti di ritirare la patente deteriorata e richiedere il duplicato.
La mancanza di un riferimento normativo esplicito nel Codice della Strada sul tema della patente rovinata non deve però essere interpretata come un via libera a circolare con documenti illeggibili, poiché ciò potrebbe comportare il ritiro del documento e l’avvio di procedure burocratiche che rallentano la possibilità di guidare regolarmente.
Le forze di polizia, pertanto, valutano caso per caso, tenendo conto dello stato del documento e della sua effettiva leggibilità, ma non possono comminare multe specifiche per la semplice presenza di un documento deteriorato.





