Una proposta che potrebbe presto arrivare a concretezza: prima casa esclusa dal calcolo dell’ISEE? Gli scenari politici
Matteo Salvini, segretario della Lega e vicepremier, ha recentemente sollevato un tema caldo riguardo l’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), proponendo di escludere la prima casa di proprietà dal calcolo.
Durante un incontro di partito in provincia di Trento, Salvini ha definito “una follia” l’attuale metodologia che considera il valore della prima abitazione, sostenendo che questa condizione penalizza le famiglie che possiedono una casa, ma che comunque affrontano difficoltà economiche.
Secondo Salvini, infatti, “i bonus vanno sempre ai soliti” – senza però chiarire chi siano questi “soliti” beneficiari. Il leader leghista ha evidenziato come, nonostante alcune famiglie siano costrette a far fronte al caro vita, l’Isee elevato, derivante dal possesso di una casa, escluda queste persone da aiuti come il bonus per l’asilo, per l’affitto o per le bollette della luce. In pratica, essere proprietari di un immobile, secondo Salvini, rende l’Isee “troppo alto”, tagliando fuori molte persone dalla possibilità di ricevere supporti economici destinati alle fasce più vulnerabili.
Prima casa esclusa dal calcolo ISEE?
La proposta di Salvini ha trovato il sostegno del sottosegretario leghista al Lavoro, Claudio Durigon, che ha definito l’idea “molto interessante”, sottolineando come l’esclusione della prima casa dal calcolo potrebbe “dare ristoro al ceto medio”. Questo cambiamento, se adottato, avrebbe un impatto significativo sulle famiglie che possiedono una casa, soprattutto quelle che hanno un valore medio o basso degli immobili. In sostanza, l’Isee di queste famiglie potrebbe abbassarsi, permettendo loro di accedere a bonus e agevolazioni, come quelli per la bolletta dell’energia, che prima risultavano fuori portata a causa del valore dell’abitazione principale.

Quasi tre famiglie su quattro in Italia possiedono almeno un immobile. Di conseguenza, una modifica che escluda la prima casa dal calcolo dell’Isee permetterebbe a un vasto numero di cittadini di rientrare nelle soglie per accedere a vari benefici, mettendo sullo stesso piano le famiglie proprietarie di una casa e quelle in affitto.
L’attuale sistema Isee già prevede che la prima casa venga considerata solo in parte. Attualmente, infatti, i primi 52.500 euro del valore dell’immobile sono esclusi dal calcolo, con un ulteriore abbattimento che prende in considerazione solo i due terzi del valore che supera questa soglia. Ad esempio, per una casa con un valore di 80mila euro, il calcolo dell’Isee tiene conto di soli 18mila euro circa, dato che si escludono i primi 52.500 euro e si considerano solo i due terzi della parte eccedente.
Se la proposta di Salvini venisse adottata, la principale modifica consisterebbe nel fatto che solo gli immobili secondari e altre proprietà (come terreni o seconde case) verrebbero conteggiati integralmente nel calcolo dell’Isee. Questo potrebbe portare molte famiglie a vedere un abbassamento dell’Isee, permettendo loro di accedere a una serie di agevolazioni fiscali e sociali che finora non erano a disposizione.
Tuttavia, questo cambiamento comporterebbe anche un aumento significativo delle persone eleggibili per i bonus, un aspetto che potrebbe far lievitare i costi per lo Stato. Non sono ancora disponibili stime precise su quale impatto potrebbe avere tale riforma sul bilancio pubblico, ma è noto che per la prossima legge di bilancio le risorse disponibili saranno limitate.





