Vuoi che le tue vacanze vengano rovinate? E allora devi sapere cosa puoi fare e cosa non puoi fare in spiaggia
Le spiagge italiane sono tra le mete più ambite per le vacanze estive, ma chi si reca al mare deve fare attenzione a non incorrere in multe legate a comportamenti spesso sottovalutati.
Non basta solo il buon senso: esistono regole specifiche, sia nazionali che locali, che tutelano l’ambiente, la tranquillità pubblica e la sicurezza dei bagnanti. Ecco una guida sui comportamenti da evitare e le sanzioni che si rischiano se non vengono rispettati.
Rischi la multa in spiaggia
Giocare a calcio o a pallavolo in spiaggia è un’attività tipica delle giornate al mare, ma può diventare un fastidio per chi cerca relax. Molti comuni italiani limitano il gioco del pallone, stabilendo orari e spazi specifici in cui è consentito. Se non rispettati, si rischiano multe che vanno dai 100 ai 500 euro. È importante prestare attenzione alle ordinanze locali e cercare di evitare aree troppo affollate.

Alcuni sport acquatici, come il surf o il windsurf, possono rappresentare un pericolo per la sicurezza degli altri bagnanti, soprattutto se praticati senza il controllo necessario o in zone non idonee. In molte spiagge italiane, questi sport sono vietati o limitati in base alle caratteristiche del luogo e alle normative locali.
Sebbene molti italiani amino portare i propri cani in spiaggia, non tutti i tratti di costa permettono l’accesso agli animali. Le ordinanze comunali stabiliscono spazi riservati agli animali, ma in assenza di regolamenti specifici, è necessario rispettare le stesse regole valide per tutti i luoghi pubblici, con il dovere di tenere i cani al guinzaglio e di pulire dopo di loro.
La musica alta e i rumori eccessivi possono facilmente trasformare una giornata di relax in spiaggia in un’esperienza sgradevole per gli altri. Ogni Comune stabilisce limiti per l’intensità dei suoni, e superare questi limiti può comportare una multa. In casi estremi, si può incorrere nel reato di disturbo della quiete pubblica.
Abbandonare rifiuti sulla spiaggia è uno degli atti più gravi che si possano compiere e comporta sanzioni pesanti, fino a 3.000 euro. È fondamentale raccogliere tutti i propri rifiuti e utilizzare i cestini appositi, se presenti, o portare con sé i rifiuti fino al punto di raccolta più vicino.
Lasciare il proprio ombrellone o telo sulla spiaggia mentre non si è presenti è vietato, in quanto si tratta di uno spazio pubblico. Le spiagge devono rimanere accessibili a tutti, e nessuno ha diritto di “prenotare” un posto.
Accendere falò o barbecue sulla spiaggia è vietato, salvo specifiche autorizzazioni. La normativa locale, infatti, proibisce il fuoco per evitare rischi di incendio, oltre a limitare l’inquinamento ambientale.
Molte spiagge italiane stanno introducendo il divieto assoluto di fumo, non solo per la salute dei bagnanti ma anche per prevenire i rischi di incendi. Raccogliere sabbia, conchiglie, pietre o qualsiasi altro elemento naturale dalle spiagge è vietato dalla legge. La cattura di animali marini, come stelle marine o ricci, è altresì proibita, così come la pesca non autorizzata.
Acquistare merce da venditori ambulanti non autorizzati è un comportamento rischioso, poiché la merce venduta potrebbe essere rubata o contraffatta. Lo stesso vale per i massaggi non autorizzati, che potrebbero essere sanzionati con multe. È importante acquistare solo da venditori ufficiali o autorizzati.
In molte spiagge italiane, il nudo integrale è vietato, a meno che non si tratti di un’area designata per il naturismo. Anche il nudo in spiaggia, fuori da queste aree, può comportare sanzioni.





