Slitta il pagamento della mensilità aggiuntiva per migliaia di pensionati: l’Inps chiarisce chi la riceverà, come controllare il cedolino e cosa fare in caso di mancato accredito.
La 14esima è una boccata d’ossigeno per molte persone, fortunate, a cui spetta di diritto, così come i pensionati, che però stanno facendo i conti con un ritardo inaspettato. Chi l’attendeva nel cedolino di luglio, non l’ha vista arrivare. Per quale motivo?
Finalmente è arrivata la risposta ufficiale: l’Inps ha comunicato una nuova finestra di pagamento prevista per il mese di agosto 2025. Si tratta di una misura che riguarda migliaia di pensionati italiani, i quali avevano diritto alla mensilità aggiuntiva ma non l’hanno ricevuta, per motivi tecnici o amministrativi.
L’annuncio ha fatto chiarezza su una situazione che, nelle ultime settimane, aveva generato incertezza tra i pensionati. Alcuni di loro hanno compiuto 64 anni dopo il 1° luglio, altri hanno avuto aggiornamenti nei dati reddituali o contributivi trasmessi in ritardo all’Inps. C’è anche chi ha presentato la domanda di ricostituzione reddituale, ancora in fase di lavorazione.
Cos’è la 14esima e perchè non è arrivata a luglio
Molti pensionati si sono trovati senza la tanto attesa quattordicesima, ma non c’è da preoccuparsi. L’istituto previdenziale rassicura: la quattordicesima verrà versata ad agosto a partire dal primo giorno utile, cioè dal 1° agosto 2025. Ma cosa significa esattamente ricevere la quattordicesima? A chi spetta? E come si fa a controllare se sarà pagata davvero?

La cosiddetta “14esima” è una somma extra che l’Inps riconosce una volta l’anno ai pensionati con redditi bassi. Per il 2025, possono riceverla solo i pensionati che rispettano due condizioni precise:
- Aver compiuto almeno 64 anni;
- Avere un reddito annuo lordo inferiore a 15.700 euro (cioè il doppio del trattamento minimo Inps per l’anno in corso). L’importo non è uguale per tutti e infatti può variare da 336 a 655 euro, in base a tre fattori: il numero di anni di contributi versati e se la pensione è da lavoro dipendente o autonomo la fascia di reddito in cui rientra il pensionato
Ma perché molti non l’hanno ricevuta a luglio? Il motivo principale è il ritardo nella maturazione dei requisiti o negli aggiornamenti dei dati. Come per esempio chi ha compiuto 64 anni dopo il 1° luglio; chi ha avuto variazioni nei redditi o nei contributi registrati in ritardo oppure chi ha presentato una domanda di ricostituzione reddituale per aggiornare la propria situazione. In tutti questi casi, l’Inps non ha potuto erogare la 14esima a luglio, ma provvederà con il pagamento di agosto, già confermato ufficialmente. Il modo più semplice per verificare se l’assegno sarà pagato è controllare il cedolino Inps di agosto. Si può fare online, sul sito www.inps.it, accedendo al proprio Fascicolo Previdenziale con SPID, CIE o CNS. E se non c’è si può fare richiesta.
Chi crede di avere diritto alla 14esima ma non la trova sul cedolino infatti, può presentare una richiesta di ricostituzione reddituale, ovvero un’istanza per aggiornare i dati usati dall’Inps nel calcolo. La domanda può essere inviata direttamente online sul sito dell’Inps oppure con l’aiuto di un patronato, che assiste gratuitamente i cittadini.
Se l’Inps accoglie la richiesta, l’importo spettante verrà pagato anche retroattivamente. Chi presenta la domanda entro luglio, potrebbe vedere già l’accredito ad agosto; chi invece la invia più tardi, dovrà attendere i mesi successivi.





