Chi si è visto ritirare la patente di guida a seguito di un’infrazione grave, oggi ha una possibilità per ridurre il periodo di sospensione
È quanto emerge da una recente sentenza che ha dato nuovo risalto a una possibilità prevista dalla legge ma poco conosciuta, offrendo agli automobilisti una seconda chance attraverso un percorso di responsabilizzazione civica.
La patente viene ritirata nei casi previsti dal Codice della Strada, ad esempio per guida in stato di ebbrezza (art. 186 C.d.S.), guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (art. 187 C.d.S.), eccesso di velocità grave, incidenti con omissione di soccorso, rifiuto di sottoporsi all’alcoltest.
Il ritiro è immediato, spesso effettuato dalle forze dell’ordine al momento del controllo. A questo segue un provvedimento di sospensione emesso dal Prefetto, che può durare da uno a dodici mesi, a seconda della gravità del fatto e dell’eventuale recidiva.
Un’opportunità prevista dalla legge
In alcuni casi, il Codice della Strada consente la sostituzione o riduzione della sanzione accessoria della sospensione della patente tramite lo svolgimento di lavori di pubblica utilità. Questa misura, inizialmente pensata per reati come la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, si è oggi consolidata anche in altri contesti, come confermato dalla sentenza del 9 luglio 2025.

Grazie a questa pronuncia, viene chiarito che l’esecuzione dei lavori socialmente utili non solo rappresenta una forma di riparazione alternativa, ma può anche portare a dimezzare il tempo della sospensione della patente. Si tratta di un incentivo importante per chi, pur avendo commesso un errore, desidera dimostrare un comportamento collaborativo e responsabile.
Il beneficio della riduzione si ottiene facendo richiesta formale di svolgere lavori di pubblica utilità. Ecco i passaggi principali. Presentare istanza: il conducente deve rivolgersi all’autorità competente (di solito il Giudice di Pace o il Prefetto), manifestando la volontà di svolgere attività socialmente utili. Attendere l’approvazione: una volta accolta la richiesta, viene individuato un ente pubblico (Comune, associazione, fondazione, ecc.) con cui sottoscrivere un programma di attività. Svolgere i lavori: le ore da prestare vengono concordate e certificate. È importante rispettare quanto stabilito, pena la perdita del beneficio. Riduzione della sospensione: al termine delle attività, se svolte correttamente, la sospensione della patente viene ridotta della metà.
Il beneficio è destinato principalmente a chi ha commesso infrazioni non gravissime e non è recidivo. Sono escluse, in genere, le situazioni con aggravanti particolari o quelle che prevedono la revoca della patente, non semplice sospensione.
Questa possibilità è spesso considerata anche nei procedimenti penali alternativi, dove i lavori di pubblica utilità sostituiscono pene detentive o pecuniarie in alcuni casi.





