Aumentano i limiti di detrazione per le spese scolastiche, offrendo un maggiore risparmio a chi ha figli che frequentano le scuole
Si tratta di un aggiornamento che interessa milioni di famiglie e che amplia il beneficio fiscale riconosciuto in sede di dichiarazione dei redditi. Il beneficio è riservato a chi ha figli che frequentano scuole pubbliche e private. Vediamo nel dettaglio cosa cambia, quali spese sono comprese, e come ottenere l’agevolazione.
Per poter usufruire delle detrazioni, è fondamentale che tutti i pagamenti siano tracciabili, effettuati quindi con mezzi come bonifico bancario o postale, carta di credito o debito, sistemi digitali (es. PagoPA)
Cosa cambia con la nuova normativa e quali spese sono detraibili
Il principale cambiamento riguarda l’aumento del tetto massimo detraibile per le spese sostenute per l’istruzione. Dal 2025, il limite annuale passa da 800 a 1.000 euro per ciascun figlio iscritto a scuole dell’infanzia (asili), scuole primarie (elementari), scuole secondarie di primo grado (medie), scuole secondarie di secondo grado (superiori).

Il beneficio consiste in una detrazione IRPEF del 19%, da calcolare sull’importo speso e tracciabile. Con il nuovo tetto, si potrà quindi ottenere un risparmio massimo di 190 euro per ogni figlio frequentante, rispetto ai 152 euro previsti finora. Un incremento pari a 38 euro per studente, che diventa significativo per le famiglie con più figli.
La detrazione si applica a una serie di spese scolastiche sostenute nel corso dell’anno 2025. Iscrizione e frequenza scolastica, anche in caso di contributi volontari richiesti dalla scuola. Servizio mensa, pre-scuola e post-scuola. Gite scolastiche, assicurazioni, attività integrative (laboratori, teatro, sport, ecc.). Trasporto scolastico organizzato dalla scuola o da enti pubblici, purché tracciabile. Abbonamenti ai mezzi pubblici per raggiungere l’istituto
Non rientrano, invece, nella detrazione le spese per materiale scolastico come penne, zaini, quaderni e libri di testo. Per questi beni, non sono previste agevolazioni fiscali specifiche.
Inoltre, per gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), rimane la possibilità di detrarre senza limiti di spesa gli acquisti di strumenti compensativi e sussidi didattici (come software o strumenti digitali).
Un’ulteriore misura riguarda gli studenti iscritti a conservatori o licei musicali, che potranno usufruire di un bonus pari al 65% della spesa per l’acquisto di uno strumento musicale nuovo, fino a un massimo di 2.500 euro.
Non sono accettati pagamenti in contanti. Inoltre, in caso di rimborso parziale delle spese da parte del datore di lavoro (ad esempio tramite welfare aziendale), la detrazione spetta solo sulla parte non rimborsata.