Scopri cos’è la NASpI, chi può accedervi e come calcolare l’importo. Impara a presentare la domanda online e a gestire i casi di rigetto e prolungamento.
Introduzione alla NASpI: cos’è e chi copre
NASpI è l’acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, un’indennità di disoccupazione introdotta in Italia dal 1º maggio 2015 per sostituire le precedenti forme di sostegno al reddito.
La NASpI si rivolge a lavoratori subordinati che hanno perso involontariamente il lavoro, coprendo una vasta gamma di categorie, tra cui operai, impiegati, apprendisti e personale artistico con contratto di lavoro subordinato.
Non sono invece coperti dal NASpI i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni e i lavoratori agricoli.
Questo strumento è stato concepito per fornire un supporto economico durante i periodi di transizione tra un lavoro e un altro.
È essenziale comprendere come funziona questo sistema per approfittarne appieno e garantire un maggiore livello di sicurezza finanziaria in caso di disoccupazione improvvisa.
Attraverso la NASpI, si cerca di ammortizzare l’impatto economico della perdita del lavoro e dare ai beneficiari il tempo necessario per trovare una nuova occupazione adeguata alle proprie competenze e aspettative professionali.

Requisiti generali per accedere alla NASpI
Per accedere alla NASpI, i candidati devono soddisfare specifici requisiti lavorativi e contributivi.
Innanzitutto, è necessario che la cessazione del rapporto di lavoro sia avvenuta in maniera involontaria, quindi non per dimissioni volontarie, eccetto nei casi di giusta causa o dimissioni durante la maternità.
Un altro requisito fondamentale è aver accumulato almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
Inoltre, è richiesto che il lavoratore abbia almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi antecedenti il licenziamento.
Questi requisiti assicurano che il beneficio sia indirizzato a coloro che hanno un effettivo legame con il mercato del lavoro e che si trovano temporaneamente senza occupazione.
È anche importante sottolineare che per mantenere il diritto all’indennità, il beneficiario deve essere immediatamente disponibile a partecipare a corsi di formazione o riqualificazione professionale, oltre che attivo nella ricerca di una nuova occupazione attraverso i canali previsti dai Servizi per l’Impiego.
Calcolo dell’importo NASpI: metodi e criteri
Il calcolo dell’importo della NASpI si basa su criteri ben definiti che prendono in considerazione la storia lavorativa recente del richiedente.
L’importo mensile viene determinato in base alla media della retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni di lavoro, anche se ci sono dei tetti massimi da rispettare.
In linea generale, la NASpI corrisponde al 75% della retribuzione media mensile imponibile, con eventuali aggiustamenti percentuali in caso di importi superiori a una determinata soglia annualmente rivalutata.
È importante sottolineare che l’indennità viene ridotta progressivamente a partire dal quarto mese, in modo da incentivare i beneficiari a reintegrarsi nel mercato del lavoro.
La riduzione periodica è calcolata con una percentuale fissa mensile sulla somma percepita.
Questo sistema di calcolo mira a bilanciare il sostegno immediato con l’incoraggiamento verso un tempestivo ritorno all’occupazione, offrendo un aiuto tangibile ma non permanente.
Domanda NASpI online: istruzioni dettagliate
Presentare la domanda per la NASpI è un processo che può essere svolto interamente online tramite il portale dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), che offre una piattaforma intuitiva e semplice per questo scopo.
Per iniziare, è necessario essere in possesso di uno SPID, CIE o CNS, che consentono l’accesso ai servizi digitali.
Una volta effettuato l’accesso al portale, l’utente deve cercare la sezione dedicata alla NASpI e compilare i moduli richiesti, inserendo attentamente tutte le informazioni relative alla propria situazione lavorativa e contributiva.
È fondamentale allegare tutti i documenti richiesti, come contratti di lavoro e dichiarazioni di cessazione, per evitare ritardi nell’elaborazione.
Dopo l’invio, il sistema confermerà la ricezione della domanda e fornirà un numero di protocollo per la tracciabilità.
Generalmente, l’elaborazione della richiesta richiede alcune settimane, durante le quali è possibile controllare lo stato della domanda attraverso il proprio account utente.
È consigliabile mantenere un registro di tutte le comunicazioni relative alla domanda per eventuali verifiche future.
Cosa fare in caso di rigetto della domanda
Nel caso in cui la domanda di NASpI venga rigettata, è importante non scoraggiarsi e comprendere le motivazioni del rifiuto.
Una delle prime azioni da intraprendere è accedere al portale dell’INPS per verificare la notifica di rigetto, che generalmente include le ragioni dettagliate per cui la richiesta non è stata accettata.
Spesso, tali motivazioni possono riguardare la mancanza di documentazione adeguata, errori nel processo di applicazione o la non conformità ai requisiti specifici.
Una volta identificate le cause, il richiedente ha la possibilità di presentare un ricorso entro 90 giorni dalla notifica, utilizzando una procedura guidata che può anch’essa essere svolta online.
Durante questa fase, è cruciale fornire tutte le informazioni corrette e complete, eventualmente supportate da documentazione aggiuntiva che dimostri il rispetto dei requisiti richiesti.
Se necessario, può essere utile consultare un esperto in materia di diritto del lavoro o un patronato per ricevere assistenza nella preparazione del ricorso.
Questo secondo passaggio può decisamente aumentare le possibilità di un esito favorevole.
Prolungamento NASpI: casi particolari e normativa
Il prolungamento della NASpI è previsto in casi particolari, secondo le normative vigenti, per garantire un supporto sufficiente a coloro che si trovano in situazioni di prolungata difficoltà occupazionale.
Situazioni che possono giustificare un’estensione includono la partecipazione a programmi di formazione professionale o di reinserimento, che possono avere l’effetto di sospendere temporaneamente il periodo di godimento effettivo dell’indennità.
Inoltre, in casi eccezionali come crisi economiche estese o regioni particolarmente colpite dalla disoccupazione, possono essere introdotte proroghe speciali a livello governativo.
Queste estensioni sono spesso soggette a decreti specifici e possono essere applicate automaticamente o su richiesta.
È quindi essenziale per i beneficiari tenersi costantemente informati sugli aggiornamenti normativi tramite comunicazioni ufficiali dell’INPS e siti istituzionali.
Le eventuali modifiche e proroghe vengono generalmente accompagnate da guide e orientamenti per facilitare i dettagli operativi ai potenziali beneficiari, offrendo un quadro chiaro delle opportunità disponibili.





