Un annuncio sconcertante per migliaia di automobilisti che potrebbero trovarsi costretti ad abbandonare la propria vettura a diesel.

Sempre più compagnie automobilistiche, negli ultimi anni, hanno convertito parte della propria produzione verso il settore delle automobili elettriche, ormai sempre più diffuse. Questo per via delle sempre crescente attenzione per l’ambiente e l’ecologia, che porta gli acquirenti verso soluzioni di mobilità più sostenibili per la natura.

Ma le vecchie autovetture a benzina e diesel continuano a circolare “indisturbate”, anche se sempre più spesso si parla di restrizioni e limitazioni. Adesso, per quello che riguarda il diesel almeno, stanno nascendo nuovi divieti, molto più astringenti rispetto al passato, nonostante le problematiche relative agli spostamenti.

I nuovi limiti di circolazione per il diesel

Dal primo ottobre, quindi, per milioni di automobilisti italiani scatterà uno stop che segna un nuovo capitolo nella moderna battaglia contro l’inquinamento atmosferico. Si tratta del blocco alla circolazione delle auto classificate come diesel Euro 5, ossia quelle immatricolate tra il 2009 e il 2015.

Ogni regione imporrà restrizioni diverse alla circolazione – diritto-lavoro.com

Si tratta di un provvedimento che coinvolgerà molte città e migliaia di mezzi ancora in circolazione, anche se ancora non ricade su tutta l’Italia. Soltanto alcune regioni del bacino padano, cioè Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, ha avviato le procedure relative al blocco della circolazione per i mezzi.

Le stesse regioni che negli ultimi anni hanno dovuto fare i conti con i picchi più alti di smog rispetto alla media dello stivale. L’accordo è stato siglato con il ministero dell’Ambiente e rientra tra le misure necessarie dopo le condanne ricevute da parte della Corte di giustizia europea.

Il divieto di circolazione sarà in vigore solo nei giorni feriali e avrà orari diversi a seconda della regione in cui ci si trova. Il Veneto adotterà il piano più severo, imponendo il divieto ogni giorno, mentre in Lombardia, il blocco sarà attivo tutto l’anno, dalle 7.30 alle 19.30.

In Piemonte e in Emilia-Romagna, invece, si seguirà una regolazione stagionale, con orario ridotto, in linea di massima, dalle 8.30 alle 18.30. Ogni regione ha quindi deciso di adattare le restrizioni a quelli che sembrano essere i piani più consoni per la gestione del divieto

Il criterio per l’applicazione della misura, inoltre, si basa principalmente sulla popolazione e solo i Comuni con più di 30mila abitanti saranno coinvolti. Questo significa che nelle aree urbane più popolate, molti cittadini dovranno ripensare i propri spostamenti quotidiani, trovando soluzioni alternative al proprio mezzo alimentato a diesel.