Spid, potrai dire addio all’account gratuito, adesso il servizio ha un costo: ecco di che si tratta, tutti i dettagli e le curiosità
Nella nostra società moderna l’utilizzo dello Spid è diventato fondamentale per qualunque cose che partono dalle operazioni basi come l’uso di servizi telematici ma anche per il pagamento di bollette e cose che sono davvero quotidiane per la tua vita. Oggi, però, le cose cambiano poiché si dovrà pagare un costo annuale: andiamo a vedere meglio di che si tratta e quali sono i dettagli e le curiosità a riguardo.
Come abbiamo appena detto, oggi avere lo SPID è diventato indispensabile soprattutto per tutti i servizi della Pubblica Amministrazione e, si parla principalmente del portale dell’Agenzia delle entrate, INPS, e apre le porte dei servizi online pubblici.
L’identità digitale, quindi, consente tramite il proprio username e password, di effettuare prenotazioni sanitarie, iscrizioni a scuola o di accedere ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, il livello dello SPID ha tre livelli:
- le credenziali SPID di livello I permettono di accedere ai servizi online
- le credenziali SPID di livello II sono dedicate ai servizi che richiedono un grado di sicurezza maggiore
- le credenziali SPID di livello III prevedono l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza
Addio SPID, adesso sarà a pagamento: ecco di che si tratta
Le cose stanno letteralmente cambiando per il servizio SPID, in quanto dal lunedì 28 luglio 2025, lo Spid rilasciato da InfoCert non sarà più gratuito. Infatti, proprio il servizio ARUBA ha comunicato la sua decisione di introdurre un canone annuale pari a 5,98 euro Iva compresa.

Per essere precisi, bisognerà pagare 5,98 euro all’anno Iva inclusa (ovvero 4,90 euro senza Iva). Una cifra non è assolutamente proibitiva, ma è la prima volta che viene richiesto ai cittadini. Inoltre, il rinnovo non avverrà in maniera automatica, per cui dovrà essere l’utente ad autorizzare l’operazione.
L’utente, però, potrà recedere al contratto inoltrando una Pec a “revoca.spid@legalmail.it” o una raccomandata con avviso di ritorno indirizzata a “InfoCert S.p.A., – Direzione Generale e Amministrativa – Piazzale Flaminio 1/B 00196 Roma”.
Nel messaggio precisamente si legge: “Infocert per 10 anni ha offerto lo Spid gratuitamente, sostenendo tutti gli investimenti necessari per promuovere l’accesso alla digitalizzazione da parte dei cittadini”.
Tutti, però, si pongono la stessa domanda: sarà una scelta solo di InfoCert e Aruba, oppure di tutti? Ecco nel nostro Paese sono attive 39 milioni di identità, quindi sarà anche uan scelta di Poste Italiane. Al momento, però, Poste Italiane non ha al momento in programma di addebitare un canone ai propri clienti.