Il rischio di subire un pignoramento è qualcosa che aleggia su tutti noi. Ecco, allora, come difendersi dalla procedura

Il mancato pagamento delle rate del mutuo può avere conseguenze gravi per il debitore, fino al pignoramento dell’immobile da parte della banca. Tuttavia, la procedura non è immediata e prevede diverse fasi, durante le quali il debitore ha la possibilità di intervenire per evitare l’espropriazione della propria abitazione.

Per i mutui stipulati dopo il 2016, la banca può avviare la procedura di pignoramento solo dopo il mancato pagamento di almeno 18 rate, anche non consecutive. Questa disposizione è stata introdotta dal Decreto Legislativo n. 72 del 21 aprile 2016, che ha modificato l’articolo 120-quater del Testo Unico Bancario, innalzando la soglia dalle precedenti 7 rate non pagate.

Per i mutui stipulati prima del 2016, la banca può procedere al pignoramento dopo il mancato pagamento di almeno 7 rate. 

Quando scatta il pignoramento?

Una volta superata la soglia di rate non pagate, la banca può avviare la procedura di pignoramento, che si articola in diverse fasi: 

Pignoramento casa
Quando può scattare il pignoramento dell’abitazione? – (diritto-lavoro.com)
  1. Decadenza dal beneficio del termine (DBT): la banca comunica al debitore la decadenza dal beneficio del termine, richiedendo il pagamento immediato dell’intero debito residuo.

  2. Atto di precetto: se il debitore non salda il debito, la banca notifica un atto di precetto, intimando il pagamento entro 10 giorni.

  3. Pignoramento: in caso di mancato pagamento, la banca può procedere al pignoramento dell’immobile, avviando l’esecuzione forzata attraverso il tribunale competente.

  4. Vendita all’asta: l’immobile viene messo all’asta e il ricavato viene utilizzato per saldare il debito.

La legge prevede alcune tutele per la prima casa, ma queste non si applicano ai mutui ipotecari. Infatti, se l’immobile è stato acquistato con un mutuo e su di esso grava un’ipoteca, la banca ha il diritto di procedere al pignoramento anche se si tratta dell’unica abitazione del debitore.

Prima che la banca avvii la procedura di pignoramento, è possibile adottare alcune soluzioni per evitare l’espropriazione dell’immobile:

  • Rinegoziazione del mutuo: il debitore può chiedere alla banca di rinegoziare le condizioni del mutuo, ad esempio allungando la durata o riducendo l’importo delle rate.

  • Sospensione del mutuo: in presenza di determinate condizioni, come la perdita del lavoro o gravi problemi di salute, è possibile richiedere la sospensione temporanea del pagamento delle rate.

  • Vendita dell’immobile: il debitore può decidere di vendere l’immobile prima che venga pignorato, utilizzando il ricavato per saldare il debito residuo.

  • Accordo con la banca: è possibile cercare un accordo con la banca per definire un piano di rientro del debito, evitando così il pignoramento.