Se soffri di una di queste malattie, puoi ottenere la pensione di invalidità. Ecco la lista delle malattie inserite
In Italia, la pensione di invalidità civile è un sostegno economico riconosciuto a coloro che, a causa di patologie fisiche o psichiche, subiscono una significativa riduzione della capacità lavorativa. L’INPS, attraverso specifiche linee guida, stabilisce le percentuali di invalidità associate a diverse condizioni mediche, determinando così l’accesso a benefici e agevolazioni.
Il riconoscimento dell’invalidità civile si basa su una valutazione medico-legale che considera l’impatto della patologia sulla capacità lavorativa dell’individuo. Le percentuali di invalidità variano in base alla gravità della condizione e influenzano l’accesso a diverse forme di assistenza, come assegni mensili, pensioni e indennità di accompagnamento.
Principali patologie riconosciute
Le patologie che possono comportare il riconoscimento dell’invalidità civile sono suddivise per apparato o sistema corporeo. Di seguito, un elenco delle principali:

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Sistema nervoso: sclerosi multipla, morbo di Parkinson, epilessia, Alzheimer.
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Apparato cardiocircolatorio: aritmie, coronaropatie, insufficienza cardiaca.
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Apparato respiratorio: broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO), fibrosi polmonare, trapianti di polmoni.
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Apparato digerente: cirrosi epatica, malattie infiammatorie croniche intestinali, trapianti di fegato.
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Apparato urinario: insufficienza renale cronica, trapianti renali.
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Sistema endocrino: diabete mellito con complicanze, sindrome di Cushing, acromegalia.
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Apparato osteoarticolare: amputazioni, gravi artrosi, spondilite anchilosante.
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Sistema visivo: cecità parziale o totale, gravi deficit visivi.
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Sistema uditivo: sordità profonda, sordomutismo.
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Disturbi psichici: schizofrenia, depressione maggiore, disturbi cognitivi gravi
Oltre alle patologie più comuni, l’INPS riconosce anche alcune malattie rare e condizioni specifiche che possono comportare invalidità, tra cui Sindrome di Down, Sindrome di Klinefelter, fibrosi cistica, malattia celiaca, endometriosi grave, malattie oncologiche in fase avanzata, trapianti d’organo (rene, cuore, fegato, polmoni), patologie renali croniche con compromissione funzionale significativa, malattie autoimmuni sistemiche, come il lupus eritematoso sistemico
Le percentuali di invalidità riconosciute influenzano direttamente i benefici a cui si ha diritto. Dal 33% al 45%: riconoscimento dell’invalidità civile senza diritto a prestazioni economiche, ma con accesso a protesi e ausili. Dal 46% al 66%: possibilità di iscrizione alle liste speciali per il collocamento mirato. Dal 67% al 99%: accesso a esenzioni ticket, agevolazioni fiscali e trasporti. 100%: diritto alla pensione di inabilità e, in presenza di determinate condizioni, all’indennità di accompagnamento.
Per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile, è necessario richiedere al proprio medico di base il certificato medico introduttivo, presentare la domanda all’INPS, anche tramite patronato, sottoporsi a visita medica presso la commissione ASL/INPS, attendere il verbale con l’esito della valutazione. In caso di esito negativo o percentuale ritenuta non congrua, è possibile presentare ricorso entro 180 giorni dalla ricezione del verbale .





