È sempre consigliabile consultare un professionista del settore per evitare pignoramenti o fermi amministrativi.
Ricevere una cartella esattoriale può creare ansia e preoccupazione, soprattutto se non si è a conoscenza delle proprie possibilità di contestazione. È importante sapere che non tutte le cartelle devono essere pagate senza un’accurata verifica. In effetti, esistono situazioni specifiche in cui il pagamento non è dovuto.
Conoscere i propri diritti può fare la differenza. Ecco sette regole fondamentali che ogni contribuente dovrebbe seguire per capire se può evitare di pagare una cartella esattoriale.
Verificare il sollecito di pagamento e non solo
La prima cosa da controllare è se l’Agenzia delle Entrate ha precedentemente inviato un sollecito di pagamento. Prima di notificare una cartella esattoriale, l’ente creditore deve inviare una richiesta di pagamento, anche attraverso un avviso bonario.
Se non hai ricevuto alcuna comunicazione prima della cartella, hai il diritto di contestarla, poiché la cartella non può essere il primo atto che ti informa del debito.
Controllare la prescrizione
Un altro aspetto cruciale è la prescrizione del debito. La legge stabilisce che i debiti erariali, come l’Irpef o l’Iva, si prescrivono dopo dieci anni, mentre per i tributi locali come l’Imu e la Tari, il termine è di cinque anni. Per il bollo auto, il termine è di tre anni.

Controllare se il debito è scaduto è essenziale per comprendere se il pagamento è dovuto o meno.
Verificare la causale della cartella
È fondamentale che la cartella esattoriale indichi chiaramente la causale del debito. Ogni contribuente ha il diritto di sapere a cosa si riferisce il pagamento e perché è richiesto.
Se la causale è vaga o non specificata, potrebbe essere possibile contestare la legittimità della cartella.
Modalità di ricorso e situazioni di sconto
È importante verificare se nella cartella esistono indicazioni sulle modalità e i termini per presentare ricorso. Se queste informazioni non sono presenti, l’atto resterà valido e dovrà essere pagato. Tuttavia, nel caso in cui ci siano errori nella presentazione del ricorso, il giudice può concedere tempo per rimediare, evitando così penalizzazioni per i contribuenti. Infine, anche se si riconosce la legittimità del debito, esistono casi in cui si può ottenere uno sconto sull’importo, come nel caso di debiti ereditari.
In sintesi, conoscere questi sette punti chiave può aiutarti a navigare nel complesso mondo delle cartelle esattoriali, permettendoti di difendere i tuoi diritti e, se necessario, contestare le richieste di pagamento che non sono legittime.





