Ogni anno, milioni di contribuenti italiani presentano la dichiarazione dei redditi, cercando di ottenere detrazioni fiscali. Cosa sapere

Ogni anno, milioni di contribuenti italiani si trovano a dover compilare la propria dichiarazione dei redditi, un processo che può rivelarsi complesso e pieno di insidie. Tra le varie voci da considerare, ci sono le detrazioni fiscali, strumenti fondamentali per ridurre l’importo dell’IRPEF da versare.

Tuttavia, non è raro che alcuni contribuenti dimentichino di includere spese detraibili o non siano a conoscenza di quali spese possano effettivamente dar diritto a degli sconti. Ma cosa fare se ci si accorge di aver trascurato una detrazione dopo la scadenza? La buona notizia è che esistono modalità per recuperare tali detrazioni, a patto di rispettare determinati limiti di tempo.

Le detrazioni fiscali sono somme che il contribuente può sottrarre dall’imposta lorda da pagare. A differenza delle deduzioni, che riducono direttamente il reddito imponibile, le detrazioni abbassano l’importo dell’imposta da versare. Tra le spese detraibili più comuni ci sono quelle per la sanità, l’istruzione, le ristrutturazioni edilizie e altre spese familiari. Ad esempio, le spese mediche, le rette scolastiche e le spese per attività sportive dei figli a carico sono tutte voci che possono contribuire a ridurre l’IRPEF.

La possibilità di recupero delle detrazioni dimenticate

Se un contribuente si accorge di aver dimenticato di includere una detrazione nella propria dichiarazione, ha la possibilità di rimediare presentando una dichiarazione integrativa. Questo strumento consente di rettificare la dichiarazione originaria, aggiungendo le spese non dichiarate. È importante notare che la legge italiana prevede un termine massimo di cinque anni per presentare questa dichiarazione integrativa, a partire dalla scadenza della dichiarazione originaria.

Detrazione tasse
Recupero detrazioni dimenticate – (diritto-lavoro.com)

Ad esempio, se un contribuente ha presentato la propria dichiarazione dei redditi relativa ai redditi del 2021 entro il 30 novembre 2022 e si rende conto nel 2025 di aver dimenticato una spesa detraibile, potrà presentare la dichiarazione integrativa fino al 31 dicembre 2027. Questo rappresenta un’importante opportunità per recuperare somme che altrimenti sarebbero andate perse.

Per poter beneficiare delle detrazioni dimenticate, il contribuente è tenuto a presentare la documentazione necessaria, come ricevute e fatture che attestino le spese sostenute. È fondamentale conservare tutta la documentazione in modo ordinato, poiché in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, sarà richiesto di dimostrare la legittimità delle detrazioni richieste.

Tra le spese che possono essere recuperate mediante dichiarazione integrativa, troviamo:

  • Spese mediche e sanitarie: Includono visite specialistiche, esami diagnostici, dispositivi medici e farmaci.
  • Spese per l’istruzione: Rientrano le rette scolastiche, le spese per i libri e i corsi universitari.
  • Spese per attività sportive: Per i figli di età compresa tra 5 e 18 anni, queste spese possono essere detratte.
  • Spese per locazione: In presenza di determinati requisiti, come nel caso di studenti universitari fuori sede.
  • Ristrutturazioni edilizie: Gli interventi di ristrutturazione possono dare diritto a detrazioni significative, generalmente pari al 50% o al 65%, distribuite su un periodo di 10 anni.
  • Interessi passivi su mutui: Gli interessi pagati per mutui ipotecari sull’abitazione principale sono anch’essi detraibili.
  • Spese veterinarie: Fino a un certo limite, le spese sostenute per la cura degli animali domestici possono essere recuperate.
  • Contributi previdenziali per collaboratori domestici: Le spese per colf e badanti possono anch’esse rientrare nelle detrazioni recuperabili.

Per recuperare una detrazione dimenticata, il contribuente deve presentare una dichiarazione integrativa utilizzando il modello Redditi PF (ex Modello Unico). La dichiarazione deve essere inviata entro i termini stabiliti e può essere presentata direttamente dal contribuente, tramite un intermediario abilitato o attraverso i CAF. Per facilitare la procedura, l’Agenzia delle Entrate offre servizi online accessibili tramite SPID, CIE o CNS.