La NASpI è uno degli ammortizzatori sociali più importanti, non tutti però sanno che si può percepire anche mentre si lavora
Perdere il lavoro è una delle situazioni più difficili da affrontare, sia dal punto di vista economico che emotivo.
Fortunatamente, il sistema previdenziale italiano prevede un sostegno per i lavoratori disoccupati, la NASpI, che consente di avere un’indennità durante il periodo di transizione verso una nuova occupazione.
Che cos’è la NASpI e a chi spetta?
Negli ultimi anni, questa misura ha subito diverse modifiche e aggiornamenti, e il 2025 non fa eccezione. Una delle novità più rilevanti riguarda la possibilità di percepire la NASpI anche durante un tirocinio, un cambiamento che potrebbe rappresentare un’opportunità concreta per molti.
La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, più nota come NASpI, è un’indennità mensile di disoccupazione erogata dall’INPS per sostenere coloro che hanno perso involontariamente il lavoro. Questa misura è riservata ai lavoratori dipendenti che abbiano maturato almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti la disoccupazione e almeno 30 giorni di lavoro effettivo nell’ultimo anno.
Si tratta di un ammortizzatore sociale fondamentale, che consente ai lavoratori di affrontare con maggiore serenità la ricerca di un nuovo impiego. L’importo della NASpI varia in base alla retribuzione percepita prima della perdita del lavoro e può arrivare fino a un massimo mensile stabilito annualmente dall’INPS. Nel 2025, ad esempio, l’indennità massima è stata aumentata dello 0,8%, arrivando a circa 1.562,82 euro mensili.
NASpI e tirocinio: cosa cambia?
Una delle novità più interessanti introdotte riguarda la possibilità di percepire la NASpI anche durante un periodo di tirocinio. Fino a poco tempo fa, c’era incertezza su questo punto, perché il tirocinio, pur non essendo considerato un vero e proprio contratto di lavoro, prevede comunque un’indennità per il tirocinante.

Ora, l’INPS ha chiarito la questione stabilendo che il tirocinio non influisce sullo status di disoccupato. In altre parole, un lavoratore che percepisce la NASpI può tranquillamente svolgere un tirocinio formativo e ricevere il relativo rimborso senza perdere il diritto all’indennità. Questo perché l’indennità di tirocinio non è considerata reddito da lavoro dipendente e, quindi, non incide sui requisiti per ottenere la NASpI.
Questa novità rappresenta un importante passo avanti, perché offre ai disoccupati la possibilità di acquisire nuove competenze e arricchire il proprio curriculum, senza rinunciare alla sicurezza economica fornita dalla NASpI.
Un’opportunità per chi cerca di rientrare nel mondo del lavoro
Questa modifica normativa apre nuove prospettive per i disoccupati in cerca di reinserimento lavorativo. Il tirocinio, infatti, rappresenta spesso una porta d’accesso al mondo del lavoro, permettendo di acquisire esperienza e competenze pratiche direttamente sul campo. Ora, grazie a questa nuova interpretazione della legge, i lavoratori in cerca di occupazione potranno sfruttare queste opportunità senza il timore di perdere l’indennità di disoccupazione.
Ovviamente, è sempre consigliabile informarsi presso gli uffici dell’INPS o consultare un esperto per verificare eventuali aggiornamenti normativi e capire come ottimizzare il periodo di disoccupazione in funzione del rientro nel mercato del lavoro.
L’obiettivo di queste nuove disposizioni è chiaro: favorire la formazione e l’occupabilità dei lavoratori senza penalizzarli economicamente. In un periodo in cui il mercato del lavoro è sempre più competitivo, poter accedere a un tirocinio senza perdere il sostegno della NASpI può fare davvero la differenza.