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C’è tempo fino al 20 giugno per richiedere il bonus colonnine elettriche 2024. Ovvero l’agevolazione dedicata a imprese e professionisti che riconosce un contributo del 40% a copertura delle spese ammissibili per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici. Una strategia che fa parte della svolta in corso a livello nazionale ed europeo verso la cosiddetta economia green. Dalla prima edizione sono disponibili ancora 70 milioni di euro. I canali per l’invio della domanda a seconda della tipologia di intervento sono due: tramite il portale Invitalia oppure a mezzo Pec (Posta elettronica certificata).

La piattaforma Invitalia mette a disposizione i seguenti interventi: acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo inferiore a 375mila euro da parte di imprese. E acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica da parte di professionisti. La domanda la si deve invece inviare esclusivamente via Pec per gli interventi relativi all’acquisto e all’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo pari o superiore a 375mila euro da parte di imprese. Questo l’indirizzo di posta elettronica: CRE1@postacert.invitalia.it

Le spese e i requisiti delle imprese

Lo sportello della prima edizione del bonus si è chiuso lo scorso 30 novembre. La misura serve nel complesso per aiutare i beneficiari in alcune spese. Ossia l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Ma anche la connessione alla rete elettrica; le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.

In questi ultimi due casi la copertura massima dell’agevolazione è pari al 10%. Possono beneficiare del bonus colonnine le imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale e i singoli professionisti in possesso dei requisiti che la normativa prevede. I requisiti specifici sono indicati nel decreto Mase del 25 agosto 2021. Eccone, di seguito, alcuni per quanto riguarda le imprese. Avere la sede sul territorio italiano, risultare attive e iscritte al Registro delle imprese, non essere in situazione di difficoltà.

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Le imprese inoltre, devono essere iscritte presso Inps o Inail e avere una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC), essere in regola con gli adempimenti fiscali. Ai professionisti è invece richiesto, fra le altre cose, la presentazione di un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate, così come risultante dal rigo VE50, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20mila euro.

Bonus, informazioni e numero verde

Per informazioni e chiarimenti sul bonus Bonus colonnine elettriche 2024 è possibile contattare Invitalia, che gestisce la misura per conto del ministero delle Infrastrutture. Si può telefonare al numero verde gratuito 800 77 53 97 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18). Alle richieste di chiarimenti pervenute si fornisce una risposta attraverso le FAQ (risposte alle domande frequenti). Né il ministero né Invitalia daranno risposte a quesiti relativi a casi specifici, ma soltanto a quelli aventi carattere generale relativi all’interpretazione delle disposizioni attuative.

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