Advertisement

Il Reddito Alimentare ha preso il via dalle Città Metropolitane di Genova, Firenze e Napoli. Si tratta della nuova misura sperimentale, con validità triennale, che consiste nell’erogazione di pacchi alimentari.

I pacchi alimentari erogati alle famiglie e ai soggetti meno ambienti, che compongono il Reddito Alimentare, provengono da prodotti invenduti di magazzini e negozi del settore alimentare. La nuova misura sperimentare per i Comuni capoluogo delle Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo ha preso il via ed ha una durata di tre anni. Le proposte progettuali dei Comuni e degli Enti devono pervenire entro il 31 marzo 2024 seguendo criteri e modalità indicate. Questa misura si affianca alla carta risparmio spesa e all’assegno di inclusione ed ha l’obiettivo di porsi contro la povertà e allo stesso tempo contro lo spreco.

Cos’è il Reddito Alimentare

Nello specifico, è bene precisare che con il termine ‘invenduto’ si fa riferimento a cibi e bevande che non sono idonei alla vendita ma che sono ancora in ottimo stato di conservazione. Il Reddito Alimentare, pertanto, si presenta come un supporto immediato e concreto che sarebbe indirizzato a circa 3 milioni di persone. In questo senso la misura si presenta come una razionalizzazione delle risorse alimentari al fine di fornire allo Stato la capacità di intervento per contrastare anche la povertà alimentare.

Secondo quanto previsto dal decreto del Ministero del Lavoro, a poter usufruire del Reddito Alimentare sono sia i soggetti iscritti agli elenchi detenuti dalle Organizzazioni partner Territoriali (OpT) della distribuzione del programma FEAD, sia altri soggetti segnalati da servizi sociali territoriali competenti e altresì soggetti segnalati da altre organizzazioni del Terzo Settore. La misura riguarda innanzitutto le Città Metropolitane e, dopo eventuali riscontri positivi, potrà essere destinata anche ai centri più piccoli.

Advertisement

Al via alla misura sperimentale

I pacchi, previsti dal Reddito Alimentare, potranno essere prenotati tramite un’apposita App e successivamente i beni potranno essere ritirati o presso i centri di distribuzione o consegnati direttamente al domicilio delle persone beneficiarie. I progetti che fanno parte della misura coinvolgono i Comuni, i soggetti pubblici e gli Enti del Terzo Settore già attivi nell’ambito dell’assistenza alimentare a famiglie o persone singole che si trovano in condizioni di grave povertà. Coinvolti anche gli operatori del settore alimentare che si mostreranno disponibili a prendere parte alla misura. Al fine di poter presentare la proposta progettuale occorre inviare una richiesta di abilitazione all’indirizzo di posta elettronica preciso (supporto.redditoalimentare@lavoro.gov.it).

Un utente che non ha mai effettuato l’accesso al portale Servizi Lavoro dovrà accedere mediante la propria utenza Spid al link apposito (https://servizi.lavoro.gov.it/) prima di inviare la richiesta tramite mail. Lo scorso 27 luglio 2023 il Ministero del Lavoro aveva pubblicato il decreto attuativo della misura oggetto. Il Decreto n. 78 del 26 maggio 2023 stabilisce i presupposti per la sperimentazione triennale della misura prevista dal comma 434 della Legge di Bilancio 2023. Lo scorso 27 dicembre 2023 è stato firmato il Decreto direttoriale prot. n. 41/468 di impegno delle risorse per il triennio 2023-2025 e di approvazione dell’Avviso pubblico, di tipo non competitivo, rivolto ai Comuni capoluogo delle Città Metropolitane (indicate) per la presentazione dei progetti.

Advertisement