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Novità per l’Assegno sociale 2023. Da dicembre cambiano gli importi e con l’aumento arrivano anche gli arretrati. Aggiornati anche i limiti di reddito per i beneficiari.

In seguito al conguaglio della rivalutazione, ufficializzato dall’Inps con il messaggio n. 4050 del 2023, cambia il valore dell’Assegno sociale. La prestazione assistenziale, offerta al compimento dei 67 anni alle persone che sono in uno stato di bisogno economico, cambia gli importi a dicembre 2023. Da dicembre infatti, secondo quanto si apprende, i beneficiari della misura percepiranno un aumento che dovrebbe arrivare insieme agli arretrati dei mesi precedenti. La rivalutazione dell’Assegno sociale, principalmente, parte da una valutazione annua in merito all’aumento del costo della vita.

L’aumento dell’Assegno sociale

L’Assegno sociale prevede un importo massimo che si deve adeguare al costo della vita. Si tratta di una prestazione assistenziale erogata a chi ha un reddito pari a zero, come ad esempio chi non ha versato i contribuiti durante gli anni lavorati (o disoccupati) non riuscendo a garantirsi una pensione. Ne hanno diritto, ma solo ad una parte, anche coloro che non hanno un reddito pari a zero, ma che non superano il valore annuo dell’Assegno sociale. In questo ultimo caso si spiega perché, anche chi percepisce una pensione, può usufruire della prestazione assistenziale. Fatte le dovute premesse è utile chiarire che anche l’Assegno sociale godrà a dicembre del conguaglio della rivalutazione 2023.

Con il conguaglio si aggiunge, all’importo percepito, lo 0,8% non applicato nel gennaio 2023 e pari alla differenza tra il tasso di perequazione provvisorio utilizzato (7,3%) e quello definitivo accertato solamente in un secondo momento (8,1%). Tale differenza, come spiega l’Inps, si applica sull’importo dell’Assegno sociale aggiornato al 2022. Questo andrà a prevedere un aumento per tutti i percettori. Nel concreto fino a novembre 2023 la prestazione era pari a 503,27 euro per tredici mensilità con un importo annuo di 6.542,51 euro. Dopo l’aumento il limite mensile sale a 507,03 euro e quello annuo a 6.591,39 euro.

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Come cambiano i limiti

A tal proposito, considerato che l’aumento ha decorso da gennaio 2023, a dicembre dello stesso anno i percettori della misura riceveranno, insieme all’aumento dello 0,8%, anche un assegno di 41,36 euro equivalente agli arretrati delle undici mensilità dell’anno corrente. Con il conguaglio, inoltre, cambiano anche i limiti per poter beneficiare dell’Assegno sociale, a modificarsi sono le soglie per chi ne gode in via parziale. In tal caso, l’importo spettante si applica sottraendo dalla soglia massima l’importo del reddito percepito. Ovviamente, restano invariati i limiti per coloro che hanno un reddito pari a zero.

In questo contesto, vale anche la pena ricordare che per l’assegnazione dell’Assegno sociale si tiene conto anche dei redditi di un eventuale coniuge. Dunque, per avere diritto all’intero importo, è necessario che la somma dei redditi non superi il valore annuo della prestazione (6.591,39 euro). Per la misura applicata a livello parziale, invece, la somma dei due redditi non deve superare la soglia di 13.182,78 euro pari al valore doppio del limite annuo. Infine, occorre precisare che la rivalutazione non si applica alle maggiorazioni. Ovvero l’importo di 196,91 euro, che corrisponde all’incremento ottenuto al compimento dei 70 anni di età, resta invariato.

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