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L’Agenzia delle Entrate ha inviato quasi 4 milioni di comunicazioni, circa le somme dovute, a chi ha aderito alla Rottamazione-quater delle cartelle esattoriali. Le lettere, che contengono l’esito della richiesta, l’elenco dei debiti rottamati e l’importo dovuto, sono state inviate in risposta alle circa 3,8 milioni di domande di adesione alla definizione agevolata presentate entro il termine di legge del 30 giugno 2023.

Per gestire i prossimi adempimenti in vista del 31 ottobre, termine di pagamento della prima (o unica) rata, i contribuenti possono utilizzare i servizi online disponibili sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it. L’importante è non dimenticare la data di scadenza: la fine del mese di ottobre.

Rottamazione, come funziona

In particolare, è disponibile la funzionalità che consente di chiedere la copia della comunicazione delle somme dovute con i primi 10 moduli di pagamento, utile per coloro che, per qualsiasi motivo, non siano in possesso della comunicazione inviata. È attivo anche il servizio per richiedere online l’addebito sul conto corrente delle rate previste dal proprio piano di Definizione agevolata della rottamazione. Grazie al quale l’importo di ogni rata sarà corrisposto direttamente entro il termine previsto, evitando eventuali dimenticanze.

È inoltre attivo ContiTu, il servizio web per chi vuole scegliere di pagare solo alcuni degli avvisi o cartelle indicati nella Comunicazione sulla rottamazione. In questo caso c’è la possibilità di ricalcolare l’importo dovuto e ricevere i nuovi moduli di pagamento. Agenzia delle entrate-Riscossione ha provveduto all’invio delle comunicazioni delle somme dovute tramite Pec (posta elettronica certificata) o posta raccomandata. I contribuenti possono comunque scaricarne una copia direttamente dall’area riservata del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it. E possono accedere con le credenziali Spid, Cie e Cns, oppure dall’area pubblica, senza necessità quindi di pin e password, allegando un documento di riconoscimento.

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La comunicazione sulla rottamazione fornisce l’esito di accoglimento o eventuale rigetto della domanda, l’importo, le scadenze e i moduli di pagamento in base alla scelta effettuata in fase di adesione (fino a un massimo di 18 rate). Se il piano di dilazione prevede più di 10 rate, con la lettera sono stati inviati i primi 10 moduli di pagamento. I rimanenti arriveranno successivamente, prima della scadenza dell’undicesima rata.

Lotta all’evasione

Ma al di là della rottamazione la lotta all’evasione continua. “Abbiamo spostato l’asticella in alto. E non mi riferisco al contrasto all’evasione. Il nostro lavoro sarà valutato anche e soprattutto sull’incremento dei servizi telematici, sulla accelerazione dei rimborsi, sul contenzioso“. Così aveva dichiarato già lo scorso agosto al Corriere della Sera il presidente dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Entro il 2025 l’ente dovrà raggiungere l’incasso di 2,8 miliardi in più dalla lotta all’evasione fiscale.

Bisogna considerare che questo incremento è aggiuntivo rispetto ai risultati già conseguiti. Una decina di anni fa il livello di evasione fiscale ’in senso stretto’, ovvero relativa a Irpef, Iva, Irap, Ires, senza considerare quella sui contributi previdenziali, si aggirava sugli 85 miliardi. Ma già nel 2019, grazie anche all’introduzione della fatturazione elettronica, era scesa a 75. Accanto a questa riduzione, c’è l’azione di contrasto vero e proprio dell’Agenzia, che nel 2022 ha recuperato la cifra più alta di sempre. E già quest’anno assicureremo 1,3 miliardi in più rispetto a quanto previsto dalla scorsa convenzione”.

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