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La Commissione Europea nella seduta del 19 giugno u.s. ha annunciato un nuovo pacchetto di misure incentivate volte a promuovere le assunzioni lavorative dei giovani under 36 e delle donne svantaggiate.

Si tratta, più precisamente, di una serie di agevolazioni approvate nell’ambito del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato in caso di crisi e transizione adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023. Quadro temporaneo con il quale sono state delineate misure concrete per accelerare la transizione verso un’economia a zero emissioni in linea con il piano industriale del Green Deal. Con il nuovo Temporary Crisis and Transition Framework la Commissione Europea ha in parte modificato e prorogato il Temporary Crisis Framework, adottato il 23 marzo 2022 per consentire agli Stati membri di sostenere l’economia nel contesto dell’attuale crisi geopolitica dovuta alla guerra della Russia contro l’Ucraina.

La Commissione Europea approva due regimi italiani volti a supportare il costo del lavoro delle imprese

La Rappresentanza in Italia della Commissione Europea il 19 giugno 2023 ha diffuso tramite comunicato stampa l’approvazione di due regimi italiani. Con un bilancio totale di 535 milioni, volti a supportare il costo del lavoro delle imprese. Le misure in questione, in particolare, prevedono la possibilità per i datori di lavoro privati di avvalersi di alcune esenzioni fiscali e agevolazioni finanziarie per l’assunzione di giovani under 36 e donne svantaggiate in Italia. La fruizione degli incentivi previsti dai suddetti regimi è aperta alle imprese di tutte le dimensioni e settori, ma subordinata ad alcune condizioni. In primo luogo, l’eventuale contratto di assunzione non deve superare il tetto massimo di 8000 euro e, inoltre, deve essere stipulato nel periodo compreso tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2023.

L’introduzione di tali misure nasce per la Commissione dall’esigenza di andare urgentemente a sopperire ad un grave turbamento economico di uno Stato membro. La stessa Commissione, poi, ha ritenuto i due regimi italiani conformi al contenuto dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE. Nonché alle condizioni stabilite nel quadro temporaneo per la crisi e la transizione. E ciò in quanto l’aiuto non supererà 250,000 euro per beneficiario attivo nella produzione primaria di prodotti agricoli; 300,000 euro per beneficiario attivo nei settori della pesca e dell’acquacoltura; 2 milioni di euro per beneficiario attivo in tutti gli altri settori. E saranno concessi entro il 31 dicembre 2023.

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Agevolazione assunzioni giovani lavoratori under 36

L’incentivo Giovani under 36 promuove l’occupazione giovanile stabile. Previsto già al comma 10 dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2021 (legge 30 dicembre 2020) è stato esteso con alcune modifiche dalla legge di Bilancio 2023 (articolo 1, comma 297, legge 29 dicembre 2022 n. 197). Consiste in uno sgravio contributivo per i datori di lavoro privati che assumono giovani con meno di 36 anni. Esclusi dal novero dei destinatari di tale agevolazione le imprese del settore finanziario e i datori di lavoro domestico.

Più nello specifico nel periodo compreso tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2023 sono agevolate le nuove assunzioni a tempo indeterminato nonché le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Si richiede, inoltre, che tali soggetti under 36 non siano stati occupati a tempo indeterminato con il medesimo o altro datore di lavoro nel corso dell’intera vita lavorativa. Eventuali periodi di apprendistato svolti precedentemente non impediscono il riconoscimento dell’incentivo.

I datori di lavoro, a prescindere che assumano o meno la natura di imprenditore, possono beneficiare di una riduzione dei contributi pari al 100%. L’esonero è valido per un importo massimo di 8000 euro annui e per un periodo massimo di 36 mesi. Periodo aumentato a 48 mesi nel caso di assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Agevolazione assunzioni donne lavoratrici svantaggiate

La legge di Bilancio 2023 ha, inoltre, prorogato l’applicabilità dell’incentivo occupazionale che sostiene le lavoratrici svantaggiate. Anche in questo caso già riconosciuto in via sperimentale dall’articolo 1, comma 16, della legge di Bilancio 2021. L’esonero contributivo, destinato ai datori di lavoro privati, è totale e copre il pagamento dei contributi previdenziali. Riguarda i contratti a tempo determinato, contratti a tempo indeterminato e trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato che questi abbiano stipulato con donne lavoratrici svantaggiate. Ove per donne lavoratrici svantaggiate si intendono:

  • donne con almeno 50 anni e disoccupate da oltre 12 mesi;
  • donne di qualsiasi età, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • donne di qualsiasi età, ovunque residenti, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

A tale proroga è stata, tuttavia, apposta una modifica rispetto alla previsione originale dell’incentivo. Infatti, con la legge di Bilancio del 2023 si passa da un massimale di agevolazione pari a 6000 euro (assunzioni avvenute nel secondo semestre del 2022) ad uno di 8000 euro annui. L’ambito applicativo di tale misura, comprese le esclusioni, ricalca quello già prescritto per i lavoratori under 36.

Spetta ora all’INPS fornire indicazioni più precise sull’utilizzo di queste misure agevolate poste a favore dell’occupazione giovanile  e a sostegno delle donne in difficoltà.

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