Arriva a dicembre un conguaglio più alto del previsto, con un bonus che può toccare i 200 euro: ecco perché molti italiani lo scopriranno solo ora.
Per una specifica categoria di cittadini, dicembre si apre con una sorpresa decisamente positiva che va controcorrente rispetto all’atmosfera che si respira normalmente nell’ultimo mese dell’anno, concentrata sui conti, le spese, i rincari e i bilanci. Ad essere privilegiati questa volta sono gli agricoltori, destinatari di un aiuto economico più sostanzioso del previsto, legato ai pagamenti della Politica Agricola Comune. Un saldo che, secondo i conteggi aggiornati, risulta più alto rispetto a quanto comunicato nei mesi scorsi.
Chi lavora nel settore agricolo sa quanto queste risorse possano fare la differenza, specialmente in un momento di mercato complesso e imprevedibile. Tuttavia, non tutti sono aggiornati sulle ultime modifiche e sugli importi aggiornati: ecco perché molti scopriranno solo ora di avere diritto a un’integrazione economica che può arrivare fino a 200 euro per ettaro, soprattutto se rientrano nelle categorie considerate prioritarie.
Che cosa sta succedendo dal 1° dicembre
Con l’avvio dei pagamenti di fine anno, gli agricoltori che hanno presentato domanda per i contributi PAC 2025 stanno ricevendo il saldo dei propri titoli. Si tratta di una quota che completa l’anticipo già versato in autunno e porta l’importo totale al 97% di quanto dovuto.

In pratica: se a settembre erano stati corrisposti circa i due terzi dell’importo, ora arriva quasi tutto il resto. Per capire meglio, basta un esempio semplice: un agricoltore con titoli dal valore complessivo di 10.000 euro aveva ricevuto 6.800 euro di anticipo. Ora ne riceve altri 2.900 euro, arrivando a quota 97%. Il restante 3% verrà trattenuto temporaneamente per le operazioni tecniche ancora in corso, come la gestione dei titoli dalla riserva nazionale.
Le novità non si fermano alla tempistica: la vera sorpresa è che i valori dei pagamenti risultano più generosi rispetto ai calcoli preliminari. Questo perché Agea, l’ente che gestisce le erogazioni, ha aggiornato gli importi unitari sulla base dei dati definitivi raccolti in autunno. Tradotto: agli agricoltori arriverà un saldo più ricco di quanto si aspettassero. Una notizia particolarmente importante per le aziende che operano in settori in difficoltà o che devono affrontare investimenti urgenti.
Uno dei capitoli più positivi riguarda chi ha avviato un’azienda agricola negli ultimi anni. Il premio destinato ai giovani imprenditori sale infatti a 151,23 euro per ettaro, con un tetto massimo di 90 ettari. Poiché l’anticipo erogato era basato su 101 euro per ettaro, il saldo porta ora un’integrazione di oltre 50 euro.
Inoltre, il bonus massimo riconosciuto raddoppia arrivando a 200 euro per ettaro, una cifra che può diventare decisiva per chi è ancora nella fase di avviamento dell’attività. È proprio questo importo, più alto e inatteso, ad aver fatto parlare di “bonus da 200 euro”. Nonostante l’avvio dei pagamenti, alcune operazioni tecniche devono ancora essere completate come la verifica delle domande per gli interventi accoppiati in zootecnia, la definizione del valore del regime ecologico per la riduzione dei farmaci veterinari e l’assegnazione dei titoli dalla riserva nazionale.
Questi passaggi permetteranno di chiudere le procedure entro la primavera 2026, quando verrà pubblicata la circolare definitiva con gli importi finali. L’aumento degli importi, la spinta ai giovani e la valorizzazione delle colture strategiche – come frumento duro e barbabietola – rappresentano un segnale concreto di sostegno al settore agricolo, ancora oggi uno dei pilastri dell’economia italiana.





