La Legge di Bilancio 2026 è in corso di esame dagli organi preposti, le diverse commissioni parlamentari hanno presentato emendamenti e eventuali correzioni al fine di renderla più operativa e funzionale per i cittadini. Fra le varie proposte quella di erogare eventuali 300 euro per molto famiglie, ma solo se si verificano determinati presupposti. All’esame è infatti stata sottoposta l’idea di dare alle pensioni integrative un ruolo più incisivo nel sistema pensionistico. Sembra infatti che le pensioni ordinarie nei prossimi anni subiranno una nuova precarietà e potrebbero non essere una certezza per molti cittadini che oggi contribuiscono con il loro lavoro a salvaguardare il sistema.

Per questo Fratelli D’Italia ha presentato un emendamento finalizzato a creare un fondo pensione parzialmente sovvenzionato dall’Inps alla nascita di un bambino: una proposta che ha allertato l’attenzione e ha suscitato l’interesse di diversi addetti ai lavori. La pensione completare è infatti considerata l’alternativa ideale per far fronte alla crisi del sistema pensioni. L’idea è quella di motivare i genitori e anche i parenti prossimi al nascituro a creare un fondo disponibile al raggiungimento della maggiore età.

A 18 anni il giovane potrebbe continuare ad integrarlo, dandogli il ruolo di pensione integrativa, ma anche utilizzarlo per pagarsi gli studi o investirlo in una propria attività. La maggioranza idealizza un versamento di 100 euro alla nascita, a cui si aggiungerebbero appena 50 euro all’anno da parte dell’Inps. Una proposta che graverebbe sullo stato circa 18 milioni all’anno, a differenza di quella di Azione che invece sarebbe più pressante economicamente: si stima un costo di 500 milioni il primo anno e 250 milioni a regime.

Azione, la proposta di circa 300 euro nel primo anno di vita

Anche il partito di Calenda, Azione, ha proposto un emendamento rivolto a dare rilievo alla pensione integrativa. Un’attenzione verso una misura che per molti è destinata a diventare l’alternativa ideale alla problematica pensioni. Tuttavia Calenda propone un piano diverso dai colleghi di Fratelli D’Italia: “…un contributo di 300 euro nel primo anno di vita e di 200 per i successivi quattro, a fronte di un contributo minimo di 100 euro all’anno da parte dei genitori.”

In arrivo soldi famiglia
Stanno per arrivare 300 euro alle famiglie-Diritto-Lavoro.com

I due emendamenti sono in fase di valutazione e eventuali scremature e potrebbero essere integrati l’uno all’altro e adattati all’esigenze della Legge di Bilancio in esame. I costi da sostenere per lo Stato enunciati dalle due proposte sono decisamente diversi, ma al vaglio c’è soprattutto l’utilità a lungo termine della misura. Del resto c’è soprattutto l’esigenza di dare maggiore importanza alla previdenza complementare a cui oggi sono iscritti solo 10 milioni di persone tra lavoratori dipendenti e autonomi.