Un sostegno extra per i pensionati con redditi bassi: ecco chi riceverà la maggiorazione da 154,94 euro insieme alla tredicesima di dicembre 2025
Nel mese di dicembre molti pensionati attendono due accrediti particolarmente importanti: la mensilità ordinaria e la tredicesima. Per alcuni, però, si aggiunge un’ulteriore somma che rappresenta un aiuto concreto in un periodo dell’anno in cui le spese aumentano. Parliamo del cosiddetto bonus da 155 euro, una maggiorazione riconosciuta dall’INPS a chi percepisce pensioni di importo contenuto.
Questa somma, poco conosciuta da chi non ha mai avuto diritto alla maggiorazione, accompagna la tredicesima soltanto a precise condizioni. Non si tratta di un nuovo incentivo, ma di una misura prevista da anni dalla normativa italiana per sostenere chi vive con trattamenti pensionistici particolarmente bassi. Tuttavia, ogni anno i requisiti vengono aggiornati, ed è importante capire se si rientra o meno nelle soglie fissate.
Molti pensionati si chiedono: “Arriverà automaticamente? Devo fare domanda? Rientro nei limiti previsti?” Cerchiamo di chiarire in modo semplice e completo come funziona il bonus, chi può riceverlo, quali sono i limiti di reddito da rispettare e quando sarà materialmente accreditato sul cedolino di dicembre.
Cos’è il bonus da 155 euro sulla pensione
Il bonus da 155 euro (tecnicamente 154,94 euro) è una somma aggiuntiva che l’INPS riconosce ai pensionati con redditi bassi. La sua erogazione avviene in automatico, senza bisogno di presentare domande o richieste particolari. È previsto da una norma del 2000 e viene versato esclusivamente nel mese di dicembre, insieme alla tredicesima. Questo importo extra non sostituisce la tredicesima, ma si aggiunge ad essa.

La maggiorazione è destinata ai pensionati che percepiscono trattamenti a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria e degli enti previdenziali ex Dlgs 509/1994 (ad esempio alcune casse professionali privatizzate). In altre parole, non tutti i tipi di pensione sono inclusi, ma la platea rimane comunque molto ampia. Il punto centrale per capire se si riceverà o meno il bonus riguarda il reddito.
L’INPS valuta due elementi: l ’importo complessivo della pensione percepita nell’anno e il reddito individuale e, se presente un coniuge, il reddito coniugale. Questi valori vengono aggiornati ogni anno attraverso la perequazione, cioè l’adeguamento delle pensioni e dei relativi limiti all’inflazione. Per il 2024 i limiti erano i seguenti:
Pensione individuale annua: fino a 7.781,93 euro
Reddito individuale annuo: fino a 11.672,90 euro
Reddito coniugale annuo: fino a 23.345,79 euro
Chi nel corso del 2024 si è mantenuto sotto queste soglie ha ricevuto il bonus. Per il 2025, i valori verranno leggermente rivisti. Considerando una perequazione stimata intorno all’1,4%, le soglie potrebbero diventare:
Pensione individuale: circa 7.890,87 euro annui
Reddito individuale: circa 11.836,32 euro annui
Reddito coniugale: circa 23.672,63 euro annui
Fino alla pubblicazione del decreto ufficiale e della circolare INPS, però, questi numeri restano indicativi. Il bonus viene pagato insieme alla pensione di dicembre, cioè lunedì 1° dicembre 2025. Sia chi riceve il trattamento tramite banca sia chi lo ritira presso Poste Italiane troverà l’accredito nello stesso giorno.





