Busta paga più alta per questi lavoratori: avranno aumenti record da 2.500 euro.
Per i dipendenti degli enti locali si apre una fase di svolta che potrebbe tradursi, già nei prossimi mesi, in arretrati fino a 2.500 euro e in un percorso di crescita salariale finalmente più stabile.
La spinta arriva da una duplice iniziativa del Governo, che punta sia a sostenere i bilanci più fragili degli enti territoriali, sia a imprimere un’accelerazione senza precedenti ai rinnovi contrattuali.
Busta paga, arrivano aumenti da record: 2.500€ di arretrati e 280€ mensili in più per queste categorie
Al centro della strategia c’è il riconoscimento di un divario retributivo storico tra amministrazioni centrali e locali. Uno squilibrio che, soprattutto per alcuni profili professionali, ha contribuito negli anni a indebolire la capacità degli enti di trattenere personale qualificato e di competere con il settore privato, soprattutto nelle aree a più alto costo della vita.

Per affrontare il problema alla radice, il Governo prevede la creazione di un fondo di perequazione dedicato agli enti locali con minore solidità finanziaria. Il fondo, che dovrebbe trovare spazio nella Legge di Bilancio 2026, avrà una dotazione compresa tra 100 e 150 milioni di euro. La sua funzione sarà duplice, da un lato sostenere gli enti in difficoltà e rendere più uniforme la distribuzione degli aumenti salariali tra territori molto diversi per capacità di spesa.
L’idea si inserisce nel solco delle misure già introdotte con il decreto P.A., che ha permesso ad alcune amministrazioni di incrementare i premi di produttività. Ora l’obiettivo è rendere tali miglioramenti accessibili anche alle realtà più piccole o con bilanci più rigidi, superando un meccanismo che in passato ha favorito chi aveva già disponibilità economiche maggiori.
Accanto al fondo, il Governo e l’Aran stanno accelerando il percorso di rinnovo dei contratti. L’intenzione è chiudere entro breve il contratto 2022-2024 e aprire senza interruzioni il successivo 2025-2027.
Le stime indicano che, con la firma del contratto 2022-2024, i dipendenti degli enti locali potranno ricevere arretrati attorno ai 2.500 euro. Gli aumenti mensili lordi previsti per il prossimo triennio saranno invece progressivi: circa 190 euro nel 2025, 230 euro nel 2026 e fino a 280 euro nel 2027, quando il nuovo sistema retributivo entrerà pienamente a regime. A tali incrementi si aggiungeranno premi di produttività più accessibili, proprio grazie all’effetto del fondo di perequazione e alle nuove norme sul salario accessorio.
Il movimento verso una maggiore omogeneità retributiva riguarda anche il comparto della sanità pubblica, che sta completando il proprio rinnovo per il periodo 2022-2024. L’accordo è vicino alla conclusione dell’iter tecnico e potrebbe aprire, già dall’inizio del 2026, il nuovo triennio contrattuale.





