Un contributo di 1.000 euro per ogni bambino nato o adottato: chi può richiederlo e cosa controllare subito per non perdere il diritto al Bonus nuovi nati.

Accogliere un nuovo bambino in famiglia è una gioia immensa, ma anche una grande responsabilità economica. Nei primi mesi, tra visite pediatriche, prodotti per la cura del neonato e spese quotidiane, il budget familiare viene inevitabilmente messo alla prova. Per sostenere i genitori in questa fase delicata, il Governo ha introdotto un contributo economico pensato proprio per chi accoglie un figlio dal 2025 fino al 31 dicembre 2026: il Bonus nuovi nati.

Si tratta di un aiuto concreto che vuole incentivare la natalità e offrire un supporto immediato alle famiglie con redditi medio-bassi. Il bonus, infatti, è riconosciuto per ogni bambino nato, adottato o in affido preadottivo a partire dal 1° gennaio 2025. Una misura semplice e accessibile, che non prevede erogazioni mensili ma un contributo una tantum fino a 1.000 euro, da richiedere entro pochi mesi dalla nascita o dall’ingresso del minore in famiglia.

Molti genitori non sanno ancora che la domanda deve essere presentata entro 120 giorni, e che l’ISEE rappresenta il criterio principale per accedere al beneficio. Per questo è importante informarsi subito e verificare se si rientra nei requisiti stabiliti dall’INPS, che ha chiarito tutti i dettagli con la circolare n. 76 del 14 aprile 2025.

Chi può richiedere il Bonus nuovi nati 

Il bonus è rivolto a tutti i genitori di bambini nati, adottati o affidati dal 1° gennaio 2025, purché il loro ISEE minorenni non superi i 40.000 euro. Non serve appartenere a una categoria professionale specifica: il contributo è universale, accessibile sia a lavoratori dipendenti che autonomi, sia a chi è temporaneamente disoccupato.

domanda e verificare l’ISEE
I genitori si devono ricordare di fare domanda e verificare l’ISEE per ottenere il Bonus Bebè – diritto-lavoro

Può presentare la domanda uno solo dei genitori, ma è importante che sia intestatario di un conto corrente o di una carta su cui ricevere il pagamento. Il contributo, infatti, viene erogato direttamente dall’INPS, che gestisce anche la verifica dei requisiti e la tempistica dei versamenti.

Il Bonus nuovi nati prevede un contributo fisso di 1.000 euro, corrisposto una tantum, cioè in un’unica soluzione. L’importo non concorre alla formazione del reddito imponibile: significa che non va dichiarato e non incide su altri benefici economici eventualmente percepiti dalla famiglia.

Il pagamento avviene direttamente sul conto corrente indicato nella domanda, dopo che l’INPS ha completato le verifiche. I tempi medi di lavorazione sono di circa 30 giorni, come stabilito dalla legge n. 241/1990. La domanda deve essere presentata entro 120 giorni dalla data di nascita o di ingresso del minore in famiglia, esclusivamente in modalità telematica sul sito dell’INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile rivolgersi a un CAF o patronato, che può occuparsi della procedura per conto del genitore.

Nel modulo online andranno indicati i dati anagrafici del genitore e del bambino, il valore ISEE aggiornato e l’IBAN per l’accredito. Superato il termine di 120 giorni, la domanda non sarà più accettata.