Dicembre è il mese delle festività più belle dell’anno, ma anche quello dove sono previsti i pagamenti di una serie di tasse. Importi rilevanti che incidono particolarmente sul bilancio famigliare, già aggravato dall’aumento costante del costo della vita e dall’inflazione. L’idea che la tredicesima, che spetta ai lavoratori dipendenti a fine anno, possa alleviare la pressione economica è solo un illusione visto che gran parte dell’importo ricevuto sarà destinata a pagare le varie imposte, che quest’anno saranno ancora più pesanti viste alcune novità apportate.
Tra le imposte previste c’è l’acconto Irpef e quella di bollo. Due tasse importanti e che quest’anno vanno pagate entro il 1 Dicembre, visto che il 30 Novembre è domenica. Inoltre non è prevista la possibilità, come avveniva in passato, di posticipare il pagamento Irpef a inizio anno e ne tanto meno di rateizzarlo. Il Ministro Giancarlo Giorgetti ha riferito che per motivi di cassa non si potranno concedere ulteriori benefici e ogni cittadino dovrà fare la sua parte senza la possibilità di chiedere deroghe. Quanto fatto negli anni passati non sarà possibile.
Tuttavia Giorgetti ha anche lasciato aperto alcuni spiragli affermando che se in prossimità della scadenza del pagamento delle tasse si avvisino margini di gestione, non si esclude la possibilità di una proroga o anche di pagare l’importo dovuto a rate. Ad oggi la scadenza di pagamento è il 1 Dicembre 2025.
Doppie imposte a Dicembre 2025
Oltre all’Irpef a Dicembre 2025 andrà pagata anche l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche relativa al terzo trimestre. Inoltre chi un importo inferiore ai 5.000 euro e ha differito il pagamento dovrà corrispondere anche la quota relativa ai primi due trimestri dell’anno. Da sottolineare che in merito non sono previsti ulteriori rinvii, per questo l’imposta di bollo andrà pagata nei termini indicati.

Com’è noto i contribuenti devono versare l’Irpef a saldo per l’anno precedente e l’acconto dell’imposta per l’anno in corso. Da sottolineare che se la tassa dichiarata lo scorso anno è inferiore a 257,52 euro, l’acconto va versato per intero a novembre altrimenti può essere diviso in due rate pari: la prima al 40% del totale entro il 30 giugno dell’anno d’imposta, insieme al saldo dell’anno precedente e la seconda al 60% restante entro il 30 novembre dello stesso anno, in un’unica soluzione.
Il pagamento deve essere effettuato con gli appositi moduli F24 e deve rispettare tutti i termini di legge. Ad oggi la pressione fiscale sui cittadini è ancora rilevante e pesa sul bilancio delle famiglie.





