Il mese di dicembre si preannuncia particolarmente favorevole per milioni di lavoratori dipendenti e pensionati. Buste paga più ricche

Aumenti che arrivano grazie a una novità che, sebbene poco conosciuta, ha un impatto concreto sul reddito netto. Oltre alla consueta tredicesima mensilità, infatti, quest’anno gli stipendi subiranno un incremento significativo dovuto alla sospensione delle trattenute per le addizionali regionali e comunali.

In un periodo dell’anno in cui le spese aumentano per le feste, i regali e i viaggi, questo incremento, pur se parziale, offre un piccolo respiro economico a milioni di italiani.

Perché gli stipendi aumentano a dicembre?

La ragione di questo aumento è legata all’eliminazione temporanea delle trattenute per le addizionali regionali e comunali, che normalmente vengono applicate sulle buste paga di tutti i lavoratori, e che contribuiscono a finanziare i bilanci locali. Secondo le normative vigenti, queste tasse vengono calcolate e trattenute ogni mese, ma vengono suddivise su undici mensilità (da gennaio a novembre). A dicembre, tuttavia, queste trattenute non vengono applicate, il che significa che il salario netto risulterà più alto.

Buste paga più ricche, perché
Buste paga più ricche a dicembre: ecco perché – (diritto-lavoro.com)

La novità rappresenta un vantaggio concreto per i lavoratori, in quanto i benefici variano in base alla Regione e al Comune di residenza, dove le aliquote delle addizionali differiscono da un luogo all’altro. Sebbene la sospensione riguardi esclusivamente le imposte locali e non influisca su altre trattenute come l’IRPEF nazionale, l’effetto immediato è quello di un netto aumento della retribuzione disponibile.

Le aliquote delle addizionali regionali e comunali sono determinati a livello locale e possono variare considerevolmente a seconda della zona di residenza. Per esempio, nel Lazio, le aliquote vanno dall’1,73% per i redditi fino a 15.000 euro, al 3,33% per quelli superiori a 75.000 euro. In Lombardia, le aliquote variano invece tra l’1,23% e l’1,74%, mentre in Campania si applica una percentuale fissa del 2,03%, indipendentemente dal reddito. Queste differenze influenzano direttamente l’entità dell’aumento che ogni lavoratore potrà notare sulla propria busta paga di dicembre.

La sospensione delle addizionali non si applica solo alla parte a saldo, ma riguarda anche le anticipazioni che vengono calcolate e prelevate durante l’anno. Con il pagamento delle mensilità di dicembre, pertanto, i lavoratori non dovranno far fronte a questi costi aggiuntivi, e la cifra che riceveranno sarà più alta rispetto a un mese normale.

Per verificare esattamente quanto aumenterà la propria busta paga, ogni lavoratore può consultare la voce “Addizionali IRPEF” riportata sulla propria busta paga, dove sarà indicato l’importo trattenuto per l’anno in corso. In alternativa, è possibile rivolgersi agli enti locali o consultare le informazioni pubblicate sui siti ufficiali dei Comuni e delle Regioni per conoscere le aliquote vigenti.

Se da un lato dicembre è sempre stato il mese della tredicesima, con il pagamento di una mensilità extra che alleggerisce le spese delle festività, quest’anno il bonus di fine anno si arricchisce ulteriormente grazie a questa sospensione delle addizionali.