Nuovo bonus: un incentivo per chi sceglie di restare al lavoro e sostenere il sistema pensionistico.

Il Governo conferma la propria linea di politica previdenziale: contenere la spesa pubblica, scoraggiare le uscite anticipate e promuovere una maggiore permanenza dei lavoratori nel mercato del lavoro. In questo quadro si inserisce il cosiddetto “bonus Giorgetti”, una misura pensata per rendere più vantaggiosa la decisione di continuare a lavorare anche dopo aver maturato i requisiti per la pensione.

Il principio alla base dell’incentivo è duplice. Da un lato, alleggerire la pressione sul sistema pensionistico, sempre più gravato dall’invecchiamento della popolazione e dall’aumento dell’aspettativa di vita; dall’altro, riconoscere economicamente il valore dei lavoratori senior, premiando chi decide di mettere ancora a disposizione del proprio settore competenze ed esperienza maturate in anni di carriera.

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La misura ricalca l’impostazione del precedente “bonus Maroni”, introdotto anni fa con finalità simili, ma oggi riproposto in chiave aggiornata. L’esecutivo ha confermato la sua estensione almeno fino al 31 dicembre del prossimo anno, come previsto nella bozza della legge di Bilancio già validata dalla Ragioneria Generale dello Stato e ora all’esame del Parlamento.

Bonus che aumentano lo stipendio
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Il meccanismo è relativamente semplice ma ha un impatto concreto in busta paga. I lavoratori dipendenti che hanno maturato i requisiti per la pensione anticipata e scelgono di rimanere in servizio, ricevono direttamente la quota di contributi previdenziali che normalmente verrebbe trattenuta dal loro stipendio.

In altre parole, il 9,19% della retribuzione lorda (8,89% per i dipendenti pubblici) viene restituito al lavoratore come somma netta aggiuntiva. Questo importo non è soggetto a imposte né a contributi: si tratta quindi di un vantaggio economico immediato, che può tradursi in centinaia di euro in più ogni mese, a seconda della retribuzione e del contratto collettivo applicato.

Resta invece invariata la quota contributiva a carico del datore di lavoro, che continua a versarla regolarmente all’INPS. Ciò garantisce che la posizione previdenziale del dipendente rimanga attiva, evitando impatti negativi sul calcolo della futura pensione.

Possono accedere al bonus tutti i lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) o a forme sostitutive ed esclusive, che maturino i requisiti per la pensione anticipata entro la fine del prossimo anno. La richiesta deve essere presentata direttamente all’INPS, attraverso la piattaforma online.

Restano esclusi dal beneficio i percettori di pensione diretta (ad eccezione di quella di invalidità) e coloro che hanno già inoltrato domanda di pensionamento. Inoltre, le differenti “finestre di uscita” previste dai vari regimi previdenziali possono incidere sui tempi di decorrenza del bonus, rendendo necessario un attento calcolo prima di presentare la domanda.