Naspi 2025, cambiano le regole: un solo errore può costarti tutto. Il nuovo decreto impone obblighi stringenti ai disoccupati. Scopri cosa fare per non perdere l’assegno.

Le nuove norme sulla Naspi introducono una stretta senza precedenti. Il Governo, con l’ultimo decreto in materia di lavoro e sicurezza, ha ridefinito i criteri per il mantenimento dell’assegno di disoccupazione. Basta un errore per perdere immediatamente il diritto al sussidio. Un cambiamento che mira a rendere più efficienti le politiche attive del lavoro, ma che al tempo stesso mette i disoccupati di fronte a obblighi precisi e scadenze rigide.

Il cuore della riforma è rappresentato dalla piattaforma digitale Siisl, lo strumento attraverso cui vengono gestite tutte le fasi di ricerca del lavoro. Chi percepisce Naspi, Dis-Coll o Iscro dovrà obbligatoriamente registrarsi al portale, caricare il curriculum vitae e firmare il Patto di attivazione digitale. Non si tratta di una semplice formalità: chi non adempie entro i tempi previsti subirà una decurtazione del 25% della prima mensilità. Se la mancata registrazione continua, la sanzione diventa ancora più pesante: decadenza totale dell’assegno.

Un altro errore da non commettere è dimenticare di firmare il Patto di servizio personalizzato entro 45 giorni. Questa fase serve a stabilire un percorso di reinserimento lavorativo con il Centro per l’impiego. Saltare l’appuntamento o non presentarsi senza una valida giustificazione equivale a perdere automaticamente il diritto alla Naspi .

Nuove regole Naspi: attenzione a questo errore

Il decreto valutazione criteri precisi per le offerte di lavoro idonee: se un disoccupato rifiuta anche una sola proposta che rispetta questi requisiti, perde immediatamente l’assegno. Un’offerta diventa “irrinunciabile” se:

  • il lavoro è nello stesso settore o in uno affine a quello precedente;
  • le mansioni sono equivalenti a quelle già svolte;
  • la retribuzione non è inferiore all’ultimo stipendio percepito;
  • la sede si trova nello stesso Comune o entro 20 chilometri.

In presenza di questi quattro parametri, non è possibile dire di no. Anche un solo rifiuto comporta la decadenza immediata dalla Naspi, senza possibilità di appello o proroga.

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Nuove regole Naspi: attenzione a questo errore – diritto-lavoro.com

Per le proposte di lavoro che non rispettano pienamente i criteri ideali, la normativa concede un minimo di flessibilità. Se l’offerta presenta una retribuzione inferiore fino al 10% rispetto al precedente stipendio, ma è comunque coerente con le competenze del candidato e si trova entro 50 chilometri dalla residenza, si può rifiutare al massimo due volte. Alla terza proposta , invece, scatta l’obbligo: rifiutare ancora significa perdere definitivamente l’assegno .

Per evitare di commettere errori che possono costare caro, è essenziale seguire con attenzione tutti i passaggi:

  • Registrarsi subito su Siisl e mantenere aggiornato il proprio profilo.
  • Firmare entro 45 giorni il Patto di servizio con il Centro per l’impiego.
  • Rispondere tempestivamente alle convocazioni e alle offerte di lavoro ricevute.
  • Valutare attentamente le proposte prima di rifiutare, considerando i criteri di idoneità fissati dal decreto.

Chi ritiene di aver subito una sanzione ingiusta può presentare ricorso, ma senza garanzie di successo. In caso di decadenza, è necessario attendere due mesi prima di poter inoltrare una nuova domanda di sussidio.