Arriva un bonus da 1.000 euro per questi lavoratori. Controlla subito se sei tra coloro che ne hanno diritto.
In un periodo storico segnato da inflazione, rincari e difficoltà crescenti nella gestione dei bilanci familiari, la ricerca di strategie per contenere le spese è diventata una priorità.
Tra le soluzioni più efficaci, ma spesso sottovalutate, si afferma il lavoro ibrido, un modello che non solo ridefinisce l’organizzazione professionale, ma incide in modo tangibile sul portafoglio e sulla qualità della vita.
Bonus da record, fino a 1.000 euro per questi lavoratori: controlla se sei tra i fortunati
Secondo una recente indagine internazionale condotta dal gruppo IWG, lavorare da casa anche solo tre giorni a settimana può tradursi in un risparmio di oltre 1.000 euro al mese. Non si tratta di una cifra simbolica, ma della somma di tante piccole economie quotidiane: meno benzina e manutenzione dell’auto, minori spese per i trasporti pubblici, pranzi fuori casa, parcheggi, abbigliamento formale.

Tutti costi invisibili che, giorno dopo giorno, erodono il reddito reale dei lavoratori. Il pendolarismo, infatti, rappresenta una delle spese più consistenti e difficili da ridurre, soprattutto per chi vive lontano dal luogo di lavoro.
Ridurre anche solo parzialmente gli spostamenti permette di alleggerire i costi fissi e, allo stesso tempo, di recuperare ore preziose di tempo libero: un capitale intangibile ma dal valore inestimabile.
Ma il vantaggio del lavoro ibrido non si misura solo in termini economici. Lo studio mostra che l’84% dei lavoratori che alternano presenza e remoto si dichiarano più sereni e soddisfatti. La possibilità di gestire in modo più autonomo il proprio tempo consente di conciliare meglio gli impegni familiari e personali, riducendo lo stress e aumentando la concentrazione.
Il denaro risparmiato, inoltre, viene spesso reinvestito in modo virtuoso: c’è chi lo destina al risparmio, chi lo utilizza per saldare debiti, e chi sceglie di migliorare la qualità della vita familiare. In questo senso, il lavoro ibrido diventa anche una leva di educazione finanziaria, perché spinge le persone a riflettere sulle proprie priorità e sui reali bisogni quotidiani.
È evidente che non tutte le professioni si prestano a questa modalità. I lavori manuali, sanitari o di servizio richiedono la presenza fisica e difficilmente possono essere svolti a distanza. Inoltre, lavorare da casa comporta alcune spese aggiuntive, dai consumi energetici più alti alla necessità di una connessione efficiente, ma queste restano, nella maggior parte dei casi, inferiori ai costi del pendolarismo.
Le aziende, dal canto loro, beneficiano di una forza lavoro più motivata, di un turnover ridotto e di un aumento della produttività. Ridurre la presenza costante in ufficio significa anche tagliare i costi strutturali (affitti, utenze, spazi di coworking) e promuovere un’organizzazione più agile e sostenibile.





