Grazie alle agevolazioni previste dalla Legge 104, chi assiste o vive con una persona con disabilità può ottenere una cucina nuova con IVA ridotta e detrazioni fiscali: ecco come funziona e quali documenti servono.

Cambiare la cucina è una delle scelte che mette a dura prova sia il portafoglio che la pazienza. La cucina è il cuore della casa e se la si vuole sostituire, i motivi possono essere molteplici. Trovare un nuovo design, nuove funzionalità, magari si cerca maggiore praticità: sicuramente tutto questo richiede organizzazione e tempo, e soprattutto una certa  fuoriuscita di soldi. 

Chi si è trovato a fare i conti con preventivi spesso molto alti sa bene che si tratta di una spesa importante, che può pesare parecchio sul bilancio familiare. Tuttavia, non tutti sanno che, in alcuni casi, è possibile ottenere una nuova cucina quasi interamente a carico dello Stato, grazie alle agevolazioni previste dalla Legge 104.

La normativa, nata per tutelare le persone con disabilità e chi se ne prende cura, permette infatti di usufruire di sconti fiscali e riduzioni dell’IVA su alcuni beni considerati “funzionali” al miglioramento della qualità della vita quotidiana. E tra questi rientra anche la cucina, a patto che risponda a determinati requisiti. In altre parole, se la cucina è progettata per facilitare la vita della persona con disabilità, può essere acquistata con importanti agevolazioni economiche.

Cucina nuova con la Legge 104: come ottenerla

Prima di tutto è giusto chiarire che non si tratta di  un “bonus cucina” generico, ma di una misura di sostegno concreta che lo Stato mette a disposizione per rendere le abitazioni più accessibili, pratiche e confortevoli per chi vive situazioni di disabilità..

cuncina persone con disabilità
Cambiare la cucina per agevolare persone con disabilità – diritto-lavoro

La Legge 104/1992 è la normativa di riferimento per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità. Oltre ai benefici lavorativi (permessi retribuiti, agevolazioni per i caregiver, ecc.), prevede anche importanti agevolazioni fiscali per l’acquisto di beni e strumenti che favoriscono l’autonomia.

Tra questi rientrano mobili e arredi su misura, come per l’appunto la cucina, se dimostrano di avere una funzione utile o adattata alle esigenze della persona disabile. Ad esempio, una cucina con piani regolabili in altezza, ante scorrevoli, elettrodomestici a incasso accessibili o comandi semplificati può essere considerata idonea a beneficiare dell’agevolazione.

Per accedere allo sconto previsto dalla Legge 104 occorrono due requisiti fondamentali: Il certificato di invalidità funzionale, rilasciato dall’ASL o da una commissione medica riconosciuta e una prescrizione autorizzativa del medico specialista dell’ASL, che attesti il legame tra la disabilità e la necessità di una cucina specifica per migliorare la vita quotidiana. Una volta in possesso di questa documentazione, è possibile beneficiare di due principali vantaggi:

  • IVA ridotta al 4% (invece del 22%) sull’acquisto della cucina e dei suoi componenti;
  • Detrazione IRPEF del 19% sul costo sostenuto, da recuperare nella dichiarazione dei redditi.

Queste agevolazioni si applicano non solo alla persona disabile, ma anche al familiare che la ha fiscalmente a carico o al caregiver, purché la cucina sia destinata all’uso diretto della persona assistita. Oltre alle misure previste dalla Legge 104, resta valida anche la possibilità di usufruire del Bonus Mobili ed Elettrodomestici, prorogato fino al 2025. Questa detrazione del 50% è accessibile a tutti i contribuenti che hanno eseguito lavori di ristrutturazione, anche se non rientrano tra i beneficiari della 104.

In molti casi, è possibile combinare i due vantaggi: chi ha diritto alla Legge 104 può usufruire dello sconto IVA e della detrazione del 19%, mentre per gli elettrodomestici o altri arredi non adattati può comunque accedere al bonus mobili ordinario.