Arriva la decisione che ha lasciato tutti sgomenti: non puoi più comprare le sigarette se le paghi così. La sentenza è rivoluzionaria.

Una recente sentenza del Giudice di pace di Genova, emessa il 12 luglio scorso, ha acceso i riflettori su un tema molto dibattuto: l’obbligo per gli esercenti di accettare i pagamenti elettronici.

Nella fattispecie, il fatto riguardava un tabaccaio che si era rifiutato di far pagare con carta un pacchetto di sigarette da 5,50. La cliente ha contestato ed arrivata la Guardia di Finanza. Il commerciante ha ricevuto una sanzione amministrativa da 35,50.

Non puoi più comprare le sigarette se le paghi così: la decisione folle che spaventa tutti i fumatori

Tuttavia, il tabaccaio si è rivolto ad un Avvocato ed ha presentato un ricorso ottenendo l’annullamento della multa. La sentenza è stata molto controversa, ed ha riportato al centro una questione fondamentale: l’obbligo di accettare i pagamenti tramite POS può essere applicato anche a coloro che vendono prodotti appartenenti al monopolio di Stato, come i tabacchi e valori bollati?

Non puoi più comprare le sigarette con il Pos
Non puoi più comprare le sigarette se le paghi così: la decisione folle che spaventa tutti i fumatori
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Gli Avvocati del commerciante hanno presentato un ricorso motivando l’illegittimità della sanzione amministrativa facendo leva sulla natura particolare dell’attività svolta. I rivenditori autorizzati dei Monopoli di Stato, infatti, si muovono in un contesto diverso rispetto a quello del commercio tradizionale: i prezzi infatti sono imposti per legge e il guadagno è una piccola percentuale fissa che non può essere modificata dal commerciante.

In sintesi, dunque, i rivenditori di sigarette o di valori bollati agiscono come una sorta di intermediari per conto dello Stato e non possono né aumentare i prezzi né modificare i margini di guadagno. L’introduzione dell’obbligo di accettare i pagamenti elettronici, aggravati da ulteriori commissioni bancarie, comporterebbe una perdita certa per gli esercenti, senza possibilità di compensazione futura.

La difesa del commerciante ha dunque fatto leva su questi aspetti, sostenendo che il tabaccaio dovrebbe poi sostenere una spesa che ridurrebbe ulteriormente o annullerebbe del tutto il guadagno previsto.

La sentenza apre così un’importante questione che concerne la possibile esclusione dall’obbligo del POS per gli esercenti di beni dei Monopoli di Stato. Dunque non si tratterebbe di una semplice eccezione alla regola, ma del riconoscimento di una specificità economica che renderebbe insostenibile l’applicazione della disciplina generalizzata sui pagamenti elettronici.

Seppur emessa da un Giudice di pace-e quindi non vincolante per altri Tribunali-questa decisione potrebbe essere una strada aperta per numerosi ricorsi simili. Tutti gli esercenti che operano in regime di prezzo amministrato e di margini di guadagni imposti, potrebbero ora avere delle solide motivazioni giuridiche per contestare le sanzioni legate al mancato utilizzo del POS.