Nella proposta di Legge di Bilancio 2026, una misura a sorpresa si rivolge a una delle categorie più giovani e promettenti. I dettagli

Questa proposta rappresenta un passo significativo verso la valorizzazione della nuova generazione un settore in costante evoluzione e sempre più cruciale per l’economia nazionale.

L’esonero dai contributi previdenziali potrebbe risultare un incentivo importante per attrarre giovani talenti e promuovere l’innovazione nel settore, che avrebbe, evidentemente, quindi, anche maggiore sostenibilità.

Niente più contributi per questi lavoratori

A beneficiare di questa misura potrebbero essere gli agricoltori con meno di 40 anni. In particolare, l’articolo 6-bis prevede l’esonero totale dei contributi previdenziali INPS per i giovani che si iscrivono per la prima volta alla previdenza agricola. Una novità che potrebbe rivelarsi cruciale per stimolare l’ingresso di nuove generazioni nel mondo dell’agricoltura e per dare una spinta significativa all’innovazione nel settore.

Sgravi giovani agricoltori
Sgravi per gli agricoltori under 40 – (diritto-lavoro.com)

Il beneficio, se approvato, si estenderebbe per un massimo di 24 mesi, a partire dalla data di iscrizione al sistema previdenziale agricolo. La misura prevede una copertura totale dei contributi da versare all’INPS, pari al 100% dell’accredito per invalidità, vecchiaia e superstiti. Tuttavia, l’esonero non riguarderà i contributi INAIL, che restano esclusi da questa agevolazione.

L’esonero rientra nel regime de minimis, una disciplina che limita l’entità degli aiuti pubblici che possono essere concessi senza distorcere la concorrenza. Sebbene l’emendamento si applica a nuove imprese che non hanno mai ricevuto aiuti, questi contributi futuri saranno comunque conteggiati nel limite triennale degli aiuti che una singola impresa può ricevere.

Inoltre, nonostante il beneficio non comporti il versamento di contributi, l’emendamento precisa che l’accredito ai fini pensionistici avverrà comunque, garantendo ai giovani agricoltori i diritti previdenziali come se avessero pagato regolarmente i contributi.

L’introduzione di questa misura si inserisce all’interno di un quadro più ampio di interventi a favore dell’agricoltura, già previsto dall’articolo 6 della Legge di Bilancio 2026. Questa norma proroga, infatti, fino al 2026 i benefici previsti dalla Legge 232/2016, che esclude i redditi dominicali e agrari dalla base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola.

Ma la Legge di Bilancio non si limita a queste modifiche. Con l’introduzione dell’articolo 6-bis, il governo intende dare un ulteriore impulso ai giovani agricoltori, per i quali sono previsti anche altri benefici. Ad esempio, tramite la Banca dei Terreni Agricoli, sarà possibile acquistare terreni con condizioni agevolate. Inoltre, i giovani agricoltori potranno beneficiare di maggiorazioni nelle sovvenzioni legate alla Politica Agricola Comune (PAC), oltre agli aiuti regionali che completano il quadro di incentivi per il settore.