Nel 2026 le pensioni di invalidità registrano un aumento. Scopri subito quali requisiti occorrono per ottenere l’incremento.
Si tratta di una misura che rafforza il sostegno economico alle persone con disabilità e alle loro famiglie, con un intervento che si inserisce nel quadro della Legge di Bilancio 2026.
L’obiettivo è tutelare i più fragili e offrire un segnale concreto a una categoria spesso dimenticata. La rivalutazione per il 2026 dovrebbe essere in linea con la riduzione dell’inflazione rispetto alle previsioni iniziali.
Pensione di invalidità 2026, maxi aumenti in arrivo: scopri i requisiti e la nuova tabella aggiornata
L’aggiornamento degli importi interesserà tutte le prestazioni economiche per invalidità civile, dagli invalidi totali agli invalidi parziali, dall’indennità di frequenza per i minorenni alle prestazioni destinate ai ciechi assoluti, ai ciechi parziali e agli ipovedenti gravi.

In base alle stime, gli importi base passeranno da circa 333 euro a valori compresi intorno ai 338 o 339 euro, con incrementi leggermente superiori per le categorie con trattamenti già più elevati.
La rivalutazione conferma la sua funzione essenziale nel preservare il valore reale della pensione di invalidità e nel ridurre gli effetti del carovita sulle persone con maggiore fragilità economica.
Accanto alla perequazione entrerà in vigore un aumento straordinario di 20 euro mensili destinato esclusivamente agli invalidi civili totali. Questo strumento, istituito per garantire un livello minimo di tutela ai pensionati con redditi bassi, è stato ampliato dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 152/2020, che ha esteso il beneficio anche agli invalidi totali con meno di 60 anni.
Nel 2026, dunque, il trattamento minimo rivalutato dovrebbe attestarsi intorno ai 613 euro. Con l’aggiunta della maggiorazione sociale pari a 136,44 euro centesimi, l’importo complessivo del trattamento raggiungerà circa 739 euro mensili.
L’aumento straordinario introdotto dalla Manovra porterà la pensione di invalidità totale a circa 760 euro al mese, per un totale annuo di quasi 9.180euro. L’accesso all’incremento al milione e al relativo aumento straordinario dipende dal rispetto dei limiti reddituali stabiliti annualmente dall’Inps.
Ne beneficiano soprattutto i cittadini non coniugati con redditi molto bassi, mentre le coppie sposate sono più esposte al rischio di superamento delle soglie, evidenziando la necessità di una revisione più equa dei criteri, capace di considerare le reali spese legate alla disabilità all’interno del nucleo familiare.
Il 2026 sarà, quindi, un anno di passaggio verso un sistema più attento alle esigenze delle persone con invalidità totale, ma mostra anche l’urgenza di un intervento strutturale che armonizzi i trattamenti e aggiorni le regole di accesso.





