Una misura fiscale introdotta per incrementare il reddito netto dei lavoratori dipendenti. Arrivano, quindi, 100 euro in più
Il trattamento integrativo è un bonus IRPEF che mira ad aumentare lo stipendio netto dei lavoratori, ma anche di altre categorie che percepiscono redditi assimilati. Conosciuto anche come ex bonus Renzi, l’importo riconosciuto è di 100 euro al mese, che si traducono in 1.200 euro l’anno. L’agevolazione è destinata principalmente a chi ha redditi da lavoro dipendente o assimilati, ma le condizioni per accedervi variano a seconda dell’importo del reddito.
Il trattamento integrativo viene erogato in base al reddito percepito, ecco le principali condizioni. Redditi fino a 15.000 euro: il bonus è erogato integralmente, ovvero 100 euro al mese. Redditi tra 15.001 e 28.000 euro: l’importo varia, ed è riconosciuto solo se le detrazioni sono superiori all’imposta dovuta.
L’erogazione del bonus avviene mensilmente, ma è anche possibile scegliere di riceverlo in un’unica soluzione al momento della dichiarazione dei redditi.
Anche i pensionati hanno diritto al bonus
Anche i pensionati possono beneficiare del trattamento integrativo, a condizione che soddisfino determinati requisiti. Non tutti i pensionati hanno diritto al bonus, ma ci sono alcune prestazioni specifiche che lo includono. Pensione APE Sociale: i pensionati che scelgono di anticipare la pensione attraverso l’APE sociale possono ricevere il trattamento integrativo, se rispettano i limiti di reddito previsti. Prestazioni di Accompagnamento all’Esodo: chi beneficia di forme di pensionamento anticipato legate ad accordi con il datore di lavoro può accedere al bonus, in quanto queste prestazioni sono considerate assimilabili a un reddito da lavoro dipendente. Pensioni Integrative: se una pensione integrativa ha natura di reddito da lavoro dipendente, anche su questa può essere applicato il trattamento integrativo.

Nel 2024, sono stati introdotti alcuni cambiamenti rilevanti riguardo l’erogazione del trattamento integrativo. In particolare, è stata modificata la no tax area per i lavoratori dipendenti, che è stata alzata da 8.000 a 8.500 euro. Questo cambiamento ha avuto implicazioni anche per i pensionati che usufruiscono del trattamento integrativo, poiché è necessario che il reddito da lavoro dipendente sia superiore alla detrazione di 75 euro.
Con il messaggio n.755 dell’Inps, è stato chiarito che i pensionati che ricevono prestazioni come l’APE sociale o pensioni integrative legate al lavoro dipendente hanno diritto a ricevere il trattamento integrativo. Le condizioni sono le stesse previste per i lavoratori dipendenti e i redditi assimilati, come ad esempio la Naspi.
Se sei pensionato e pensi di rientrare nelle categorie sopra descritte, non è necessario fare nulla di particolare per ricevere il trattamento integrativo, poiché l’Inps provvede a riconoscere automaticamente il bonus sulle pensioni che rientrano nei criteri stabiliti. Tuttavia, è sempre utile verificare la propria posizione attraverso il sito web dell’Inps o tramite un patronato per accertarsi che tutte le condizioni siano soddisfatte.





