Cosa sono queste fastidiosissime e insistenti telefonate mute? Ecco cosa si cela dietro questo trucchetto

Le telefonate mute, quelle in cui il destinatario non riceve risposta dopo aver risposto al telefono, sono un fenomeno sempre più comuni, specialmente quando si ricevono chiamate da call center o operatori di telemarketing.

Questi contatti, che possono sembrare fastidiosi e inquietanti, sono il risultato dell’utilizzo di sistemi automatizzati da parte dei call center, mirati a massimizzare la produttività, ma che spesso causano disagio agli utenti.

Perché avvengono le telefonate mute?

Le telefonate mute sono causate da software automatizzati usati dai call center. Questi sistemi chiamano simultaneamente diversi numeri, con l’intenzione di “prenotare” contatti per gli operatori. Quando un operatore non è disponibile per rispondere, la telefonata rimane senza risposta, risultando in un momento di silenzio che può durare alcuni secondi. Questo approccio, pensato per evitare tempi morti e ottimizzare l’efficienza, finisce per creare una serie di disagi per gli utenti che ricevono la chiamata, i quali spesso associano il silenzio a situazioni di disturbo o preoccupazione, come lo stalking.

Call center aggressivi
Call center sempre più aggressivi – (diritto-lavoro.com)

Per affrontare questo problema e limitare l’invasività delle telefonate mute, il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP) ha introdotto regole specifiche. Ecco le principali misure adottate.

Non possono esserci più di 3 telefonate mute ogni 100 chiamate andate a buon fine. Questo aiuta a ridurre il numero di chiamate mute per gli utenti. Quando si riceve una telefonata muta, il sistema deve interrompere la chiamata entro tre secondi dalla risposta dell’utente, evitando silenzi troppo prolungati. Se un numero riceve una telefonata muta, il sistema deve impedire ulteriori contatti verso lo stesso numero per almeno 5 giorni. In caso di un nuovo tentativo di contatto, deve esserci un operatore pronto a rispondere alla telefonata. I call center devono conservare per almeno due anni i report sulle telefonate mute. Questo permette al Garante di effettuare controlli e verificare che le normative siano rispettate. In caso di violazioni, i call center possono incorrere in sanzioni amministrative.

Un’altra misura introdotta per ridurre l’ansia e il disagio legati alle telefonate mute è il cosiddetto “comfort noise”. Questo rumore di sottofondo, che si sente quando si solleva la cornetta, ha lo scopo di rassicurare l’utente, facendo percepire che la chiamata proviene da un ambiente lavorativo (un call center). Questo permette alla persona chiamata di capire subito che si tratta di una telefonata commerciale, evitando che associ la chiamata a una possibile minaccia o intento malevolo.

Se si ricevono frequentemente telefonate mute o sospette, è importante sapere che gli utenti hanno il diritto di segnalarle alle autorità competenti. La segnalazione può contribuire a migliorare le pratiche nel settore del telemarketing e a garantire che le normative vengano rispettate.