Dalle spese veterinarie al bonus musica, ecco le agevolazioni fiscali “minori” che puoi ancora usare per risparmiare sulla dichiarazione dei redditi 2025.
Nel mondo delle agevolazioni fiscali non sempre si hanno tutte le informazioni giuste e spesso si finisce per perdere delle vere e proprie occasioni di risparmio. Soprattutto per ciò che concerne i cosiddetti bonus “minori”, poco conosciuti e spesso ignorati, che possono alleggerire in modo concreto le tasse da pagare. E la buona notizia è che molti di questi sono ancora richiedibili nel 2025, senza la necessità di passare dal Caf o da un commercialista. Basta sapere dove cercarli e conservare la documentazione giusta.
Spesso si tratta di piccole detrazioni del 19% su spese quotidiane – dalle cure veterinarie ai corsi musicali dei figli – che però, sommate, fanno una differenza tangibile nel saldo finale dell’Irpef. Il problema è che queste agevolazioni vengono raramente pubblicizzate: restano nascoste tra le righe delle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate o tra i codici dei modelli fiscali. Eppure rappresentano una forma di risparmio reale, accessibile a chiunque abbia sostenuto determinate spese nell’anno precedente.
Agevolazioni da non farsi sfuggire
Molte persone, pur avendone diritto non riescono ad accedere ad una serie di bonus semplicemente perché non ne hanno conoscenza. Eppure ce ne sono amento sette che meritano attenzione, come questi di questo elenco:

1. Spese veterinarie e bonus per cani guida: Chi ha un animale domestico può detrarre il 19% delle spese veterinarie fino a 550 euro, con una franchigia minima di circa 129 euro. In pratica, se spendi 400 euro per visite o medicinali, potrai recuperare parte della cifra nella dichiarazione dei redditi.
In più, le persone non vedenti hanno diritto a una detrazione sull’intero costo del cane guida e a un bonus fisso di 1.000 euro l’anno per il suo mantenimento.
2. Polizze vita e infortuni: Le assicurazioni non servono solo a proteggersi dagli imprevisti: anche qui è possibile risparmiare. Le polizze sulla vita o contro gli infortuni danno diritto a una detrazione del 19%, con un limite di 530 euro. Sale a 1.291 euro per le assicurazioni che coprono il rischio di perdita dell’autosufficienza.
3. Spese funebri: Un tema delicato ma importante: le spese per un funerale possono essere detratte fino al 19% su un massimo di 1.550 euro per ciascun decesso. Non serve che il defunto sia un familiare stretto, basta che la spesa sia documentata e sostenuta da chi la dichiara.
4. Sport e musica per i ragazzi: Le famiglie possono recuperare parte delle spese sostenute per i figli.
- Attività sportive: 19% di detrazione fino a 210 euro per ragazzo tra i 5 e i 18 anni. Vale per palestre, piscine e associazioni sportive dilettantistiche.
- Bonus musica: 19% di detrazione fino a 1.000 euro per corsi in conservatori o scuole musicali. L’unico requisito è avere un reddito familiare inferiore a 36.000 euro annui.
5. Aiuti per chi assiste familiari non autosufficienti: Chi si occupa di una persona non autosufficiente può detrarre il 19% delle spese per assistenza fino a 2.100 euro, purché il reddito complessivo non superi i 40.000 euro. È un aiuto concreto per chi affronta costi legati a badanti o personale di cura.
6. Affitti per studenti universitari: Gli studenti fuori sede hanno diritto a una detrazione fino a 2.633 euro per i canoni di affitto. Vale anche se l’appartamento si trova in un comune limitrofo a quello dell’università, purché disti almeno 100 chilometri dalla residenza.
7. Abbonamenti ai trasporti pubblici: Un bonus per chi si muove in modo sostenibile: il 19% di detrazione fino a 250 euro per abbonamenti mensili o annuali a bus, treni o metro, anche se acquistati per familiari a carico.
Molte di queste agevolazioni si inseriscono direttamente nella dichiarazione precompilata dell’Agenzia delle Entrate, quindi non serve rivolgersi a un Caf: basta accedere con SPID o CIE e verificare che le spese siano state inserite.





