Una nuova normativa fiscale sta avendo un impatto non di poco conto sugli introiti dei lavoratori italiani

Un cambiamento ha avuto un impatto significativo sui lavoratori del settore, che oggi vedono un incremento medio di oltre 1.000 euro al mese nel loro stipendio grazie a questo “bonus” extra.

Sul tema, peraltro, è vivo un dibattito che non è nuovo e che, anzi, continua a sollevare interrogativi sul futuro delle retribuzioni nel settore.

Una nuova normativa fiscale in Italia

Grazie a una nuova normativa fiscale introdotta con la Legge di Bilancio 2023, le mance, che fino a poco tempo fa erano un guadagno quasi invisibile, sono ora tracciabili e tassate con una flat tax molto vantaggiosa, pari al 5%.

Mance, Italia
Il sistema delle mance in Italia – (diritto-lavoro.com)

In passato le mance venivano considerate come parte di un compenso informale, a volte anche in nero, e non venivano tassate. L’introduzione di una tassazione agevolata ha reso questo reddito aggiuntivo ufficiale, senza però eliminare il fenomeno delle mance non tracciate, che continuano a rappresentare una parte importante delle entrate dei lavoratori del settore. Tuttavia, con l’introduzione della flat tax, il governo ha deciso di premiare la trasparenza, permettendo ai lavoratori di guadagnare un’importante somma extra senza dover sostenere le alte aliquote fiscali che si applicano ai redditi tradizionali.

Nel 2024, i lavoratori del settore hanno visto in media 1.087 euro in più nelle loro buste paga grazie alle mance. Alcune regioni italiane, come la Lombardia e il Lazio, hanno registrato guadagni ancora più alti, con la Lombardia che arriva a superare i 1.500 euro all’anno. La crescente popolarità delle mance digitali, che hanno visto un incremento del 41% rispetto all’anno precedente, sta contribuendo a una maggiore diffusione di questa forma di guadagno.

Tuttavia, la mancia obbligatoria, sebbene proposta da alcuni ristoratori, non è ancora una realtà in Italia. Se da un lato l’introduzione di una mancia fissa potrebbe risolvere alcuni problemi legati ai salari bassi nel settore, dall’altro molti temono che trasformarla in un obbligo possa spostare la responsabilità del salario sui clienti, rischiando di incoraggiare forme di sfruttamento.

In generale, la cultura della mancia in Italia è ancora lontana da quella di Paesi come gli Stati Uniti, dove la mancia è obbligatoria e può arrivare fino al 20% del conto, o alcuni Paesi latinoamericani dove è prevista una percentuale fissa. In Europa, la mancia è solitamente una libera scelta, ma l’introduzione di incentivi fiscali potrebbe spingere ancora di più verso una “manciata” più diffusa e regolarizzata.