La legge tutela il debitore: scopri quali beni restano sempre protetti, anche in caso di pignoramento e cartelle esattoriali
Non è mai una cosa piacevole avere dei debiti, visto che generano ansia e preoccupazione e quando arriva una cartella esattoriale o una notifica da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, la paura si fa più intensa. La prima cosa che salta in mente è la perdita della casa, dell’auto e dei risparmi di una vita.
Il Fisco del resto, usa il pignoramento per rivalersi sui beni del debitore e recuperare quanto dovuto. Ma attenzione: non tutto può essere pignorato. La legge italiana, pur garantendo i diritti dei creditori, tutela anche chi si trova in difficoltà economica. Esistono beni considerati essenziali per la dignità e la sopravvivenza del debitore e della sua famiglia che nessun creditore può toccare, indipendentemente dall’entità del debito.
Questa distinzione è fondamentale, perché permette di capire fino a che punto il Fisco può spingersi e quali limiti deve rispettare. Conoscere i beni “intoccabili” è un passo importante per difendersi e affrontare con più consapevolezza un percorso di debiti o riscossioni forzate.
Cosa significa pignoramento e come funziona
Tanto per cominciare il pignoramento è un atto legale con cui l’autorità giudiziaria ordina l’espropriazione di un bene di proprietà del debitore. In pratica, quel bene viene sottratto al suo uso e destinato alla vendita all’asta, così da ricavare il denaro necessario a soddisfare i creditori.

Può riguardare beni mobili (come gioielli, automobili, denaro su conti correnti) o immobili (case, terreni). In alcuni casi, il pignoramento colpisce direttamente il reddito, come stipendio e pensione, che possono essere trattenuti in parte per estinguere il debito.
La legge, però, alo stesso tempo, stabilisce una lista precisa di beni che non possono mai essere pignorati. Vediamo i principali:
- Prima casa di abitazione: se il debitore possiede un solo immobile, accatastato come civile abitazione, non di lusso e adibito a residenza principale, questo non può essere pignorato. È una tutela fondamentale per garantire il diritto alla casa.
- Ultimo stipendio o pensione: le somme appena accreditate sul conto corrente relative all’ultima mensilità non possono essere toccate. Una volta incassate, però, possono diventare aggredibili entro i limiti di legge (fino a un quinto).
- Arredi e beni di uso quotidiano: letti, tavoli, sedie, librerie, elettrodomestici essenziali, ma anche oggetti di culto, fotografie, ricordi di famiglia e la fede nuziale. Questi beni, proprio perché legati alla vita domestica e affettiva, restano protetti.
- Polizze vita: i capitali derivanti da assicurazioni sulla vita sono impignorabili, a tutela della sicurezza economica futura del nucleo familiare.
- Beni sotto un certo valore immobiliare: se il debito è inferiore a 120 mila euro e il valore complessivo degli immobili è al di sotto di questa soglia, il pignoramento non può procedere.
Al contrario possono essere pignorati i beni di lusso, gli immobili diversi dalla prima casa, le automobili non necessarie all’attività lavorativa, i conti correnti (anche se cointestati, ma solo per la quota del debitore) e i mobili non essenziali di particolare pregio. Anche lo stipendio e la pensione, come detto, possono essere pignorati entro un limite massimo di un quinto.





