Quando si intende acquistare casa, è necessario fare un’attenta valutazione dei possibili costi nascosti che potrebbero esserci.
Comprare casa è un sogno che accompagna milioni di persone e che, quando finalmente si realizza, porta con sé un carico emotivo enorme: l’orgoglio di aver raggiunto un obiettivo tanto ambito, la gioia di poter immaginare le proprie stanze arredate secondo i gusti personali, la sicurezza di avere un luogo stabile in cui costruire il futuro.
Non è solo un investimento economico, ma un traguardo esistenziale che segna una tappa fondamentale nella vita di chiunque. Eppure, se da un lato l’acquisto di un immobile regala entusiasmo e speranza, dall’altro nasconde insidie che possono trasformare quel sogno in un percorso più tortuoso del previsto. Negli ultimi anni, complice l’aumento dei prezzi e l’incertezza economica, riuscire ad accedere al mercato immobiliare è diventato sempre più complesso.
Dietro ogni compravendita immobiliare, per di più, si celano spese che non sono quasi mai considerate all’inizio e che possono incidere in maniera significativa sul budget complessivo. Sono i cosiddetti “costi nascosti”, quelle voci che non appaiono immediatamente ma che emergono al momento della firma, rischiando di far lievitare il prezzo finale in modo inaspettato.
I costi nascosti che si celano dietro l’acquisto di una casa: ecco di quali si tratta e perché dovresti conoscerli in anticipo
Comprare una casa non è mai soltanto una questione di prezzo scritto su un annuncio immobiliare. Dietro la cifra che appare allettante a prima vista si nasconde un mondo di spese aggiuntive, spesso trascurate, che possono incidere in maniera significativa sul budget finale. Capirle e conoscerle in anticipo significa evitare brutte sorprese e affrontare il percorso con la giusta consapevolezza.

Uno dei capitoli più rilevanti riguarda le imposte. Per la prima casa esistono agevolazioni, tuttavia, se si tratta di una seconda abitazione, la percentuale della tassazione sale e il conto diventa più salato. In alcuni casi, come per gli immobili venduti da imprese, subentra l’IVA, che può arrivare fino al 22%.
Poi ci sono le spese notarili: il rogito, le verifiche catastali e urbanistiche, le visure. Si tratta di un passaggio obbligato che, a seconda della complessità della pratica, può incidere tra l’1 e il 3% del valore dell’immobile. A queste si aggiungono i costi legati al mutuo: l’istruttoria bancaria, la perizia sull’immobile, l’imposta sostitutiva e le polizze assicurative obbligatorie, come quella contro incendio e scoppio.
Non vanno dimenticate la provvigione dell’agenzia immobiliare, di norma compresa tra il 2 e il 4%, e le eventuali spese condominiali straordinarie, come lavori deliberati ma non ancora saldati. Un’altra voce spesso sottovalutata riguarda le utenze: volture o nuovi allacci possono comportare spese non trascurabili, così come la regolarizzazione delle certificazioni degli impianti e l’Attestato di Prestazione Energetica.
Infine, ci sono i costi più pratici, ma altrettanto concreti. Tinteggiare, sostituire serrature, sistemare una caldaia o arredare l’immobile se destinato alla locazione ne sono un esempio. Tutti tasselli che, messi insieme, possono trasformare l’acquisto di una casa da sogno in un impegno economico molto più oneroso di quanto ci si aspettasse.





