Legge 104, fai attenzione a questi banali errori che ti possono costare caro: ecco di che si tratta, tutti i dettagli e le curiosità

Uno degli approfondimenti che interessa particolarmente ai nostri lettori riguarda la situazione economico- finanziaria ma soprattutto quella relativa alla famosa Legge 104 che, nel corso degli anni, ha subito dei cambiamenti notevoli e che può ragionare su alcuni errori che non sono così banali come pensiamo e possono farti costare il lavoro. Andiamo a vedere di che si tratta, tutti i dettagli e le curiosità.

Negli anni, moltissime regole sono cambiate e ci sembrano essere banali ma in realtà possono costarci caro, soprattutto se si tratta di lavoro  e di Legge 104. Come sappiamo, la legge 104 spetta a colui o colei che devono accudire un parente o un genitore invalidante.

Oggi, però, tantissime regole sono cambiate ed è importante conoscerle, pena licenziamento in tronco dalla propria azienda. Abbiamo deciso, nel prossimo paragrafo, di spiegarvi come evitare questi errori che ti potrebbero costare davvero caro per il tuo lavoro: andiamole a vedere insieme.

Legge 104, ecco gli errori che non devi commettere

Un lavoratore che per anni ha servito la sua azienda con dedizione, impegno e sacrificio , si è ritrovato a ricevere una lettera di licenziamento per uso improprio dei permessi ex Legge 104. L’errore, che a suo dire è stato commesso in buona fede, è stato quello di omettere  il mancato rinnovo della documentazione necessaria per usufruire dei congedi destinati all’assistenza familiare.

Legge 104, sembrano errori banale ma ti costano il lavoro, tutti i dettagli
Legge 104, sembrano errori banale ma ti costano il lavoro, tutti i dettagli- diritto-lavoro.com

Dopo un’iniziale apertura al confronto, la direzione ha avviato la procedura di licenziamento per giusta causa. La reazione dei colleghi, non si è fatta attendere in quanto davanti ai cancelli dell’azienda, si sono tenuti presidi e manifestazioni di solidarietà.

La legge 104, infatti, come previsto dall’art. 3 della legge 104. In particolare, ai sensi del comma 1 della norma, lo stato di disabilità è riconosciuto a chi ha una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabile o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione sul posto di lavoro.

Per ottenere questi permessi, però, bisogna seguire un iter specifico ossia quello di fare richiesta del riconoscimento della condizione di disabilità grave presso l’ASL di riferimento, per poi essere valutata da una Commissione Medica Integrata, composta da medici dell’INPS e del Servizio sanitario.

In seguito, il secondo step è quello di inviare la documentazione all’INPS, che ne valuta i requisiti, pena il licenziamento per giusta causa, qualora il datore di lavoro ritenga compromesso il rapporto fiduciario, come avvenuto nel caso di specie.