Pagare con le carte in uno di questi luoghi di vacanza può dare problemi col Fisco? Ecco che cosa devi sapere, in merito. 

L’avvento delle carte, di credito o debito che siano, ha rappresentato una vera e propria rivoluzione delle nostre abitudini quotidiane. Ogni area della nostra vita, in verità, ha subito modifiche davvero consistenti.

Dal modo di fare la spesa, alla possibilità di trasferire denaro con un clic, stando comodamente a casa, fino ad arrivare al modo in cui viviamo i viaggi. È diventato naturale entrare in un bar sconosciuto in una città d’arte, ordinare un caffè e pagare con un rapido gesto sul POS. Senza dover cercare gli spicci, contarli o magari mettere in difficoltà il barista per restituirci il resto.

Tutto è diventato considerevolmente più semplice. La possibilità di pagare con carta ha reso l’esperienza della vacanza ancor più godibile. C’è chi ha noleggiato una barca al tramonto con un semplice tap sullo smartphone. Chi ha pagato una cena vista mare in una piccola trattoria di pescatori dove, fino a pochi anni fa, si poteva pagare solo in contanti. E chi, tra i vicoli assolati di un borgo del Sud, ha acquistato una ceramica artigianale e se l’è fatta spedire a casa, carta contactless alla mano.

Pagare con carta è pratico, sicuro e tracciabile. E, soprattutto in viaggio, ci solleva da mille piccole incombenze. Ma c’è un lato meno noto di questa comodità diffusa. Perché in vacanza, proprio in alcuni contesti insospettabili, utilizzare la carta può esporci a controlli fiscali di cui nessuno parla abbastanza.

Non usare la carta in questi posti, quando sei in vacanza: potresti avere problemi con il Fisco

Pagare con la carta è diventato sinonimo di comodità, soprattutto in vacanza. Ma se la tecnologia ci semplifica la vita, c’è un rovescio della medaglia che pochi considerano davvero.

Se paghi con la carte in uno di questi posti in vacanza avrai problemi
Se paghi con la carte in uno di questi posti in vacanza avrai problemi-diritto-lavoro.com

Quando si parte per le ferie con un gruppo di amici e uno solo anticipa l’intero conto dell’appartamento, ad esempio, e poi riceve bonifici dagli altri per pareggiare i conti, tutto sembra normale. Ma non è detto che lo sia anche agli occhi dell’Agenzia delle Entrate. Se quelle entrate superano certi parametri, infatti, potrebbero scattare le verifiche. Lo stesso vale per chi, con un reddito modesto, spende cifre importanti per hotel di lusso, voli intercontinentali o ristoranti stellati. Se le spese non sono compatibili con quanto dichiarato, potrebbe scattare un accertamento fiscale.

Attraverso l’Anagrafe dei Rapporti Finanziari, l’Agenzia ha accesso a saldi, movimenti e investimenti, anche durante i periodi di vacanza. E quando i conti non tornano, è il contribuente a dover dimostrare l’origine lecita dei fondi. Conservare ricevute, documenti bancari, eventuali donazioni o contratti è quindi essenziale. In questo modo, si potranno giustificare con documenti alla mano, delle spese che superano le entrate.