La presenza di figli o di persone anziane in famiglia blocca le procedure di sfratto?
In tema di sfratto permangono ancora tanti dubbi. Infatti, c’è chi crede che in presenza di figli piccoli, di persone anziane o di persone disabili, la procedura di sfratto venga automaticamente bloccata.
Ma è davvero così? In realtà, la presenza di persone fragili sia per età sia perché affette da patologie non preclude automaticamente gli sfratti e i pignoramenti, ma può rallentarli, soltanto però in determinati casi disciplinati dalla legge.
Procedura di sfratto: in questi casi non puoi fare nulla: devi lasciare la casa, è la legge
In Italia, il legislatore tutela sia i cittadini che versando in condizioni di criticità economica non possono pagare il canone di locazione sia i proprietari degli immobili. Entrambe le parti, infatti, godono di tutele e di garanzie affinché non vedano i propri diritti lesi.

Tuttavia, le procedure di sfratto e di pignoramento non possono essere sospese o bloccate nel caso in cui il cittadino non sia in grado di sostenere i costi del canone di locazione. Sebbene questa sia la regola generale è altrettanto vero che nel caso in cui siano presenti individui appartenenti alle fasce più deboli della popolazione, le procedure di sfratto e di pignoramento possono essere rallentate.
Attenzione, il fatto che in una casa risiedano minori, anziani o persone con particolari patologie non rappresenta di per sé un ostacolo all’esecuzione dello sfratto. Su ordine delle autorità giudiziaria, infatti, le forze dell’ordine possono e devono procedere per allontanare l’inquilino abusivo, anche laddove nel suo nucleo familiare ci sia una di queste persone.
Tuttavia, la disciplina generale non prevede tempi canonici per lo sfratto e, quindi, l’ufficiale giudiziario potrebbe anche ritardare l’intervento in casi singolari, specie quando all’interno dell’immobile ci siano soggetti affetti da malattie gravi.
In passato, il legislatore aveva sospeso temporaneamente gli sfratti per tutelare le categorie più deboli, come gli anziani disabili senza reddito. Queste leggi sono state, però, dichiarate incostituzionali e oggi non esistono più proroghe che operano in via automatica, ogni caso va infatti valutato singolarmente.
In sintesi, dunque, le procedure di sfratto devono sempre essere portate a compimento, esistono però dei casi eccezionali nei quali il perfezionamento delle stesse può essere rallentato, ma soltanto previo accertamento delle autorità competenti. Infatti, in seguito ad una precisa analisi, potranno essere concessi dei tempi ulteriori affinché il cittadino possa trovare una nuova collocazione o per tutelare i soggetti fragili.





