La decisione si fonda su quanto stabilito dall’articolo 7, comma 9-bis del Codice della Strada, introdotto nel 2018
La sentenza, dunque, si richiama alla normativa che consente ai veicoli a propulsione elettrica o ibrida di accedere liberamente alle ZTL. Questa disposizione ha l’obiettivo di favorire la mobilità sostenibile e ridurre l’impatto ambientale del traffico urbano.
La norma nazionale, dunque, riconosce alle auto ibride uno status privilegiato, che consente loro di circolare anche in aree a traffico limitato, normalmente interdette ai veicoli a combustione interna.
La sentenza
Una recente sentenza del Giudice di Pace di Roma ha segnato un punto importante nel rapporto tra norme locali e leggi nazionali in materia di circolazione stradale. Quattro multe elevate a un automobilista che circolava con un’auto ibrida all’interno della Zona a Traffico Limitato (ZTL) della Capitale sono state annullate. Il motivo? Il Comune non può vietare ciò che la legge nazionale consente.

Il caso riguarda un cittadino multato nel giugno 2024 perché la sua auto, pur essendo ibrida, non risultava nell’elenco dei veicoli autorizzati all’accesso nelle ZTL. Ma il giudice ha stabilito che il comportamento dell’automobilista era pienamente legittimo secondo la normativa nazionale.
A Roma – come in molte altre città italiane – il regolamento comunale non recepisce pienamente questa disposizione. Il Comune infatti continua ad applicare restrizioni anche ai veicoli ibridi, ritenendoli non idonei ad accedere senza permesso alle zone centrali della città.
Il Giudice di Pace ha ritenuto che le sanzioni fossero illegittime. Nella sua sentenza, ha ricordato un principio fondamentale del diritto italiano: la gerarchia delle fonti. In altre parole, un regolamento comunale non può contrastare una legge nazionale. La normativa comunale, dunque, è risultata inefficace laddove si opponeva a una disposizione di legge di rango superiore.
Il giudice ha anche sottolineato che l’autovettura in questione non arrecava danno né all’ambiente né al patrimonio storico-artistico del centro cittadino. L’auto ibrida, in quanto mezzo ecologico, avrebbe dovuto essere autorizzata a circolare senza impedimenti.
Questa sentenza non rappresenta solo una vittoria per il singolo automobilista, ma può avere un impatto molto più ampio. Potrebbe infatti aprire la strada a centinaia di ricorsi da parte di cittadini multati in situazioni analoghe. Se altri giudici dovessero adottare lo stesso orientamento, i Comuni sarebbero costretti ad adeguare i propri regolamenti, permettendo l’accesso alle auto ibride nelle ZTL.
Nel frattempo, i cittadini in possesso di un veicolo ibrido possono considerare l’ipotesi di contestare eventuali sanzioni ricevute per l’accesso alle zone a traffico limitato, facendo leva su questa sentenza come precedente favorevole.